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Rileggere la Liberazione per comprendere il nostro tempo
In un contesto segnato da crisi globali, tensioni democratiche e crescente sfiducia nella politica, il 25 aprile torna a interrogarci. Qual è oggi il senso della Liberazione? A partire da questa domanda si sviluppa l’incontro “25 Aprile nella tempesta del presente”, un momento di confronto tra memoria storica e urgenze del nostro tempo.
Interverranno Alberto Olivetti (Fondazione Centro Riforma dello Stato – Archivio Ingrao), Andrea Ungari (storico e direttore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice) e il giornalista Sergio Rizzo, che guiderà il dibattito. Il titolo dell’incontro richiama la complessità del presente, in cui i valori della Resistenza sembrano messi in discussione da autoritarismi emergenti, disuguaglianze sociali e una riscrittura ambigua del passato.
Riflettere sulla Liberazione oggi significa riconoscere la pluralità delle forze che vi presero parte: un fronte eterogeneo di donne e uomini, giovani, contadini, operai, intellettuali, militari e religiosi, uniti da ideali comuni pur nella diversità di appartenenze politiche. Questa pluralità, che fu allora una forza decisiva, oggi è una lezione urgente: in tempi di polarizzazioni e semplificazioni, ricordare la complessità della Resistenza aiuta a immaginare nuovi spazi di unità e di impegno collettivo.
Il 25 aprile non deve ridursi a una cerimonia rituale o a un ricordo diviso: è il fondamento della nostra democrazia, della Costituzione, della dignità riconquistata dopo la dittatura. La sfida, oggi, è trasmettere questo patrimonio alle nuove generazioni con linguaggi capaci di restituire alla memoria la sua forza viva e attuale.
Per questo, l’incontro vuole essere più di una commemorazione: un’occasione per rilanciare un discorso civile e condiviso su libertà, partecipazione e giustizia, nel segno della continuità tra passato, presente e futuro.
(p.p.)