Subito dietro il capoluogo c’è Pisa che avrà un terzo dei soldi, agli ultimi posti Pistoia e Prato
di Alessandro Di Maria
Più di 12.000 progetti con investimenti complessivi pari a 12 miliardi e mezzo, di cui 8 con fondi Pnrr ( Piano nazionale di ripresa e resilienza). « È l’onda che si riverserà nei cantieri della Toscana » come la definisce il presidente Eugenio Giani parlando delle sei missioni del Pnrr: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; sanità territoriale, innovazione del servizio sanitario.
Questo per quanto riguarda la regione nella sua interezza, ma cosa vogliono dire tutte queste risorse per le varie province toscane? Chi è maggiormente coinvolta e chi meno? La parte del leone la fa, ed era anche facile immaginarlo, Firenze. Magari però non con questi numeri. Nel capoluogo infatti i progetti finanziati sono 2.646, praticamente più di mille in più rispetto alla seconda provincia, Pisa, seconda con 1.591. Ancora più ampia è la forbice se si guardano gli investimenti, che vanno quasi a triplicare rispetto a chi sta immediatamente dietro a Firenze: nel capoluogo gli investimenti totali sono di 2.519,05 milioni contro i 962,14 milioni sempre di Pisa. « La regione sul Pnrr — aggiunge Giani — ha fatto dei progetti e questi sonomolto equilibrati sul piano territoriale e in un’ottica della Toscana diffusa. Detto questo, è vero che la provincia di Firenze è quella con il maggior numero di interventi e di investimenti, ma se consideriamo che tutta la provincia ha un milione di abitanti, mentre la regione ne conta circa 3,6 milioni ecco che il rapporto torna. La provincia fiorentina, oltre a Firenze, ha Comuni molto grandi».
A Firenze quasi la metà dei progetti riguarda la Missione 1 (quella relativa alla digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura) con 1.178 proposte da realizzare, contro le 776 per istruzione e ricerca, le 328 per la transizione ecologica, le 203 per inclusione e coesione, le 117 per la sanità e infine 1 per le infrastrutture per la mobilità sostenibile. In più poi ci sono 43 progetti all’interno del Piano nazionale complementare. Gli investimenti maggiori vengono invece fatti per la Missione 2 (quella della transizione ecologica) con 1.017.158.248,16 euro di spesa, quasi la metà dell’intero budget. Al secondo posto c’è l’istruzione e la ricerca con 361.257.410,29 euro. Quasi un terzo rispetto all’ambiente, a testimoniare che per Firenze il tema del verde è di primaria importanza.
Al secondo posto per numero di progetti e investimenti c’è come detto Pisa. La Missione dove interviene di più è la prima (quella su digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura) con 630 progetti finanziati, mentre gli investimenti maggiori, pari a 361.758.392,83 euro riguardano la quarta Missione (quella su istruzione e ricerca). Come investimenti allo stesso livello di Pisa c’è Siena, con 962,13 milioni, con la parte del leone che anche in questo caso la fa l’istruzione e la ricerca con 253.397.448,94 euro, a fronte di 1.255 progetti complessivi. Per il resto Arezzo ha 1.356 progetti con 527,41 milioni di investimenti; Grosseto con 902 e 365,68 milioni; Livorno con 814 e 533,2 milioni, Lucca con 1.346 e 524,55 milioni; Massa-Carrara con 705 e 385,44 milioni; Pistoia con 812 e 298,48 milioni; Prato con 587 e 294,59 milioni. Da considerare infine 194 progetti per 5.128,4 milioni nell’ambito territoriale interprovinciale.