Domani e sabato il forum prima del vertice vero e proprio, che inizia il 13. Il dilemma di Firenze alle prese con l’assalto
diErnesto FerraraÈ come se ogni anno l’intera popolazione di una metropoli grande tre volte Roma si fiondasse in città: 4 milioni di arrivi nel 2023 considerando ufficialmente alberghi e affittacamere e quasi altrettanti stimando – lo fa il Centro studi turistici (Cst) guidato da Alessandro Tortelli – l’enorme quantità di appartamenti su Airbnb e altre piattaforme per gli affitti brevi. Un numero che da solo basterebbe a raccontare un assalto, su una città di 360 mila abitanti con un centro storico grande 500 ettari, a cui tuttavia va aggiunto il gigantesco fenomeno dell’escursionismo giornaliero. Cioè crocieristi e visitatori che arrivano su treni, bus, auto private: altri 3 milioni di persone e passa, secondo gli ultimi calcoli del Cst. Escludendo i city users, cioè chi viene per lavoro o servizi.
Vero è che secondo dati 2023 della Camera di Commercio il turismo nella Città metropolitana di Firenze vale un indotto da 5 miliardi di euro e impiega oltre trentamila persone. Eppure come evitare di considerare che il mix esplosivo di una città con11- 12 milioni di persone in un anno che arrivano per almeno un giorno peraltro aumentate del 50%, se si considera il periodo 2008-2023 (dati Istat) – e forse quasi il doppio di presenze reali (numero di pernottamenti) stiano rischiando di produrre una mutazione genetica dell’assetto urbano fiorentino. Affitti alle stelle, 4 mila residenti in meno in area Unesco tra il 2014 e il 2022, il mangiare che secondo una recente analisi di Cgil e Progetto Firenze costa l’11% in più della media italiana. Peraltro dati della Camera di Commercio evidenziano che complice il super turismo i servizi si sono adeguati, in città: siamo ad un’attività di somministrazione, cioè un ristorante, ogni 31 abitanti. Senza contare l’impressionante serie di trasformazioni urbanistiche pensate per l’accoglienza turistica, la residenza di lusso, gli studenti benestanti. Nell’ex teatro comunale di Corso Italia 130 appartamenti per ricchi, un resort a Costa San Giorgio, residenza di pregio nell’ex caserma San Gallo. Un business su cui la speculazione galoppa: giusto ieri Ardian, colosso francese del private equity, in partnership con Rockfield, ha annunciato l’acquisto di uno studentato da 440 posti letto a Novoli. E anche i dati del Cst sulll’accoglienza alberghiera in città colpiscono: nel 2002 a Firenze c’erano 365 esercizi alberghieri e 27 mila posti letto totali, nel 2023 353 imprese e 30 mila letti, non molti di più. Però i 5 stelle e i 5 stelle lusso esplosi: da 1.600 posti letto nel 2002 a 3.783 posti letto nel 2023, da 7 a 24 alberghi. Più che triplicati. E nei prossimi mesi saliranno ancora parecchio con le aperture in arrivo: l’ampliamento del Four Seasons, il nuovo super resort all’ex collegio La Querce. Anche i 4 stelle sono passati da 9 a 16 mila letti. E sta per aggiungersi il Majestic. Mentre i 2 stelle sono quasi spariti: da 3.600 a 1.500 letti. Anche i 3 stelle sono in forte calo: 10 mila letti nel 2002, 7.600 oggi. Perché nel frattempo sono gli Airbnb a coprire la domanda turistica della fascia media: 12 mila in città secondo dati Airdna, uno ogni 30 residenti. A danno però della residenza: « Stiamo producendo un’analisi sul rapporto tra lo stock di abitazioni non occupate secondo l’ultimo censimento e glialloggi in affitto turistico in città. Salta fuori che una fetta molto consistente di quello stock è per le locazioni brevi» spiega Tortelli.
Si apre con queste premesse la settimana che porta Firenze al G7 del turismo, la super riunione dei ministri dei 7 Paesi più importanti al mondo che si terrà tra Palazzo Vecchio, Palazzo Gondi, il museo Ferragamo e gli Uffizi dal 13 al 15 novembre. Preceduta, domani e sabato, da un forum del turismo nazionale, indetto dalla ministra Daniela Santanchè. Stakeholder e politica, categorie e anche associazioni degli inquilini. Oltre 700 ospiti alla Fortezza da Basso. Un summit per dare a Santanchè le istanze italiane, da portare al tavolo globale. La sindaca Sara Funaro porterà il caso Firenze. Una città alle prese con l’overtourism tra risciò, mongolfiere e pulsantiere di Airbnb ovunque. Rivendicherà la sua delibera di blocco degli Airbnb in area Unesco chiedendo una legge nazionale che permetta ai sindaci di regolare il fenomeno delle locazioni brevi senza incorrere in ricorsi e tribunali. Evitando che la trasformazione diventi irreversibile.