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Castiglione d’Orcia
E’ stato l’esperto birdwatcher di Abbadia San Salvatore, Gianni Chiancianesi, a immortalare qualche giorno fa il volo di un’aquila reale sulle colline della Val d’Orcia, in prossimità del podere La Scala nella frazione di Gallina (comune di Castiglione d’Orcia). Nel post “girellando per la Val d’Orcia”, dopo una seduta di attenta osservazione del cielo, racconta che, mentre stava per terminare la giornata, la sua attenzione è stata attratta da qualcosa che si muoveva in maniera del tutto particolare, “a una distanza siderale”. È riuscito comunque a realizzare alcuni scatti, che gli hanno permesso di riconoscere “un giovincello, nato lo scorso anno” – dall’età quindi di circa un anno – “che i genitori hanno invitato a farsi una vita propria e quindi ora vaga, gira, esplora, fino a quando non troverà un territorio adatto alle sue esigenze e metterà su famiglia”. La notizia ha entusiasmato gli appassionati della nobile arte di osservare gli uccelli, ma non solo. “Non è la prima volta che vedo aquile reali nella nostra zona, tra la Val d’Orcia e le pendici del Monte Amiata. Tre volte anche a Santo Spirito. E tre, quattro volte sono riuscito a fotografarle. Anche altri appassionati di birdwatching hanno potuto osservarle. È stato un colpo di fortuna. Lo abbiamo seguito per un po’ e poi lo abbiamo perduto. Sicuramente si è posato da qualche parte per trascorrere la notte. Forse in mezzo a un campo. Le aquile non temono nessun animale, nemmeno i lupi. In Mongolia vengono addirittura addestrate per cacciarli”. È certo che non si tratta di animali stanziali. E a chi scrive che le aquile reali si erano estinte negli anni ’50, Chiancianesi replica che “le aquile non si sono mai estinte in Italia, se mai avranno variato negli anni il loro numero. Ma, mai estinte. Sull’Amiata e dintorni sono presenti diverse specie di rapaci, ma di sicuro l’aquila non è tra quelle. Gli individui che si vedono o almeno quelli che ho visto sempre io sono immaturi, nati l’anno prima nelle zone di nidificazione tipiche delle Aquile reali, Appenino qui vicino a noi oppure le Alpi, (nidificano anche in Sardegna ed in Sicilia). Come dicevo si tratta di “immaturi” – si riconoscono dal piumaggio tipico – che dopo un periodo di “apprendistato” con i genitori, vengono allontanati dagli stessi al momento che cominciano una nuova stagione di riproduzione. A quel punto i giovincelli danno inizio a un periodo di spostamenti e possono capitare anche qui da noi”.
M.B.