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Luciana Scalacci
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Piancastagnaio
L’ex-mobilificio Furzi rinasce per divenire un polo innovativo per cultura, formazione e territorio. È uno dei progetti messi a punto dall’assessore comunale alla Cultura e al Turismo Pierluigi Piccini per connettere la comunità pianese tra cultura, arte, creatività e nuova economia. “A Piancastagnaio, nel cuore dell’Amiata – scrive l’assessore – prende forma un ambizioso progetto di rigenerazione urbana: la trasformazione dell’ex-mobilificio Furzi in un centro multifunzionale, dedicato all’artigianato di eccellenza, alla cultura e alla innovazione sostenibile”. Un nuovo destino per un edificio simbolo – spiega Piccini -. “Situato in viale Giuseppe Vesta, in una zona strategica e accessibile – 5600 mq distribuiti in due corpi (Palazzina A e Palazzina B) – sarà completamente recuperato e rifunzionalizzato. La struttura necessita di interventi strutturali, adeguamento sismico, bonifica ambientale e riqualificazione energetica. L’intervento seguirà rigorosamente le normative in materia di urbanistica, sicurezza, accessibilità e efficienza energetica”. Per sostenere l’avvio dell’intervento il comune di Piancastagnaio ha partecipato a un bando pubblico – informa l’assessore – presentando una richiesta di 2,5 milioni di euro, a copertura della prima fase dei lavori. E, scendendo nei dettagli, precisa gli ambiti che connoteranno l’edificio rinnovato e che in futuro proietteranno l’economia pianese tra scuola, impresa e cultura. Il nuovo centro ospiterà infatti scuole di alta specializzazione artigianale, con un focus sulla pelletteria, il restauro e la manifattura di qualità; laboratori universitari e sale didattiche, in vista della collaborazione con le università degli studi di Siena e della Tuscia; un museo della pelletteria per valorizzare il saper fare e le tradizioni locali; un’area espositiva digitale immersiva, per mostre e eventi culturali; showroom dedicati alle eccellenze produttive del territorio, con spazi progettati per raccontare l’identità e l’evoluzione dei marchi locali; spazi di vendita diretta, dove acquistare prodotti di pelletteria, artigianato e agroalimentare a km 0; coworking, ristorazione e area eventi, per favorire connessioni tra professionisti, studenti e visitatori. Oltre a promuovere formazione e occupazione, il progetto punta a sviluppare una filiera economica territoriale, che connetta artigianato, turismo, cultura e commercio. Gli showroom e gli spazi di vendita diventeranno vere e proprie vetrine permanenti per il made in Amiata.
M.B.