
Baby gang a Siena: un problema piccolo, una retorica grande
8 Maggio 2025
C’è una nuova iniziativa a livello nazionale (notizia di ieri) promossa da Confindustria Italia per creare alleanze concrete e paritarie tra aziende italiane e cinesi. L’obiettivo è rispondere alla pressione internazionale derivata dai dazi (tasse commerciali) che complicano gli scambi tra Europa, Cina e altri paesi.
Settori coinvolti:
- Farmaceutico e siderurgico: si terrà un incontro importante dal 20 al 22 maggio.
- Tessile, abbigliamento e moda: ci saranno incontri per costruire alleanze tra giugno e settembre.
Un esempio concreto:
Il Distretto di Licheng, uno dei più grandi della Cina per la produzione di calzature, sarà coinvolto.
Cosa cambia rispetto al passato?
- Non si tratta di un accordo sbilanciato come la “Via della Seta” (che fu vista da alcuni come un modo per la Cina di invadere il mercato europeo).
- Qui l’idea è di creare partnership paritarie, cioè con pari dignità e vantaggi per entrambe le parti.
Obiettivi principali:
- Sviluppare i brand italiani per il mercato cinese (cioè aiutare i marchi italiani ad affermarsi in Cina).
- Esportare formazione e servizi legali, soprattutto sulla contrattualistica e la tutela della proprietà intellettuale.
- Produrre in Cina per il mercato cinese, evitando che il know-how italiano venga copiato senza protezione (in passato era un rischio concreto).
In sintesi, si punta a nuove collaborazioni con la Cina, ma più sicure e bilanciate, con l’idea di entrare nel mercato cinese con forza e tutelando le imprese italiane.