
Achille Lauro – AMOR
21 Maggio 2025
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21 Maggio 2025Inaugurazione Al Museo degli Innocenti riapre la Galleria degli affreschi. Chiusa da decenni, custodisce capolavori dal Quattrocento al Seicento
Loredana Ficicchia
A spasso nel quadrilatero che abbraccia il cortile degli uomini dell’edificio rinascimentale, è facile immaginare i priori riflettere e discutere sul celebre affresco di Bernardino Poccetti, la Disputa di Santa Caterina d’Alessandria con i filosofi . L’opera di proprietà dell’Istituto degli Innocenti, ora rispolverata, non sarà più sola. Con essa altre 27 grandi meraviglie, tra sinopie e affreschi recuperati dai depositi dove erano in custodia per scampare all’alluvione, popolano le pareti della rinata Galleria degli affreschi, aperta da venerdì (domani a ingresso libero).
L’intervento è stato finanziato con 500 milioni del Pnrr e risorse interne, nell’ambito di un bando del 2023 per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei e luoghi della cultura pubblici, non appartenenti al Ministero della Cultura. E dunque nuovi ascensori, nuove rampe, allungamento dei percorsi tattili e una guida per utenti con difficoltà cognitive. Settanta metri lineari di percorso per 500 metri quadrati di superficie espositiva bastano per un viaggio nel Vecchio Testamento raccontato dal tratto morbido di Alessandro Allori con i grandi affreschi raffiguranti Geremia, Eva e i profeti.
Il ciclo pittorico, evocativo delle opere della Cappella Sistina, era stato realizzato nel 1576 per la cappella dell’Ospedale delle Donne di Santa Maria Nuova. Non meno interessanti le sinopie che occupano un’ala. Tra queste opere quattrocentesche di Bicci di Lorenzo (Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e Santo monaco , Sant’Antonio abate , Madonna col Bambino tra i Santi Leonardo e Giorgio ) e la seicentesca Ultima cena di Matteo Rosselli.
Va ricordato che Pinacoteca e Galleria furono inaugurate il 27 giugno 1971. Cinque anni prima a causa delle furie dell’Arno, alcune sinopie e gli affreschi staccati furono affidati all’Istituto per essere messi in sicurezza. Le opere — spiega Arabella Natalini direttrice scientifica del Museo degli Innocenti — sono state oggetto di curiosità tra le restauratrici, alquanto stupite dalle tecniche inusitate dei precedenti interventi. «È stato un intervento di spolvero con qualche ritocco pittorico e straordinaria manutenzione — precisa — interessante dal punto di vista della ricerca».
Dalla Galleria si accede al piccolo oratorio noto come Cappellina o Cappellina delle suore, costruito nel 1955, in seguito al cambio di destinazione d’uso della cappella interna situata nel Cortile delle Donne. Lì fu realizzata l’aula per la Scuola di puericultura. Di conseguenza ecco la costruzione di un «oratorio semplice e funzionale» a disposizione delle suore di Santa Marta impegnate in varie mansioni assistenziali. Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’Istituto degli Innocenti commenta: «L’inaugurazione degli spazi della Galleria degli Affreschi è solo l’ultimo degli interventi di apertura del patrimonio culturale al pubblico, iniziati con l’inaugurazione del nuovo Museo degli Innocenti nel giungo del 2016».