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Siena e i suoi bambini: un territorio che invecchia, ma resta a misura d’infanzia
27 Maggio 2025Il Biotecnopolo è stato lanciato come grande progetto europeo, con Siena al centro. Ma a oggi è poco più di un annuncio. Il Centro antipandemico nazionale non ha una sede, non ha personale, non ha un piano operativo. La governance è instabile, con cambi di statuto e dirigenti prima ancora dell’avvio. Il territorio è escluso: la Fondazione TLS si è ritirata, il Comune non ha voce, le università restano ai margini. Il progetto è gestito dai ministeri, a Roma.
Rino Rappuoli è stato messo a guidare la parte scientifica. Ha un curriculum importante, ma viene dal mondo delle multinazionali farmaceutiche. Il rischio è che la ricerca venga orientata più dal mercato che dall’interesse pubblico. La sua nomina, inoltre, ha accentuato lo scontro tra destra e sinistra. Il centrodestra si è intestato il progetto. Il centrosinistra lo contesta. Il risultato è paralisi.
Intanto, Siena resta fuori dai giochi. Il Biotecnopolo rischia di essere solo un’etichetta italiana per un progetto deciso altrove, tra Parigi e Berlino. Qui si fanno le conferenze stampa, lì si prendono le decisioni e si incassano i risultati.
La verità è semplice: non c’è un piano. Manca una visione, mancano i fondi strutturali, manca una strategia per il territorio. Siena ospita, ma non partecipa. E nel frattempo, si moltiplicano gli annunci. L’“annuncite” è diventata lo sport preferito della città. Ma non porta posti di lavoro, né innovazione, né futuro.