
La politica toscana al tempo del sondaggio
8 Luglio 2025
Patti Smith – Gloria
8 Luglio 2025Settimana decisiva per Mps, Mediobanca, Unicredit e Bper: tra rilanci, ricorsi e strategie, il risiko bancario entra nel vivo.
Nei prossimi giorni si decideranno mosse importanti per il futuro delle banche italiane. Venerdì 11 luglio il consiglio di amministrazione di Mediobanca esaminerà per l’ultima volta l’offerta pubblica di scambio lanciata da Mps, che dovrebbe partire lunedì 14. È attesa una nuova bocciatura, come già avvenuto in passato, anche perché l’offerta non prevede un premio rilevante e non ha ancora raggiunto la soglia minima del 35% di adesioni, necessaria per alcuni vantaggi fiscali legati alle perdite pregresse.
Il mercato intanto reagisce: Mps guadagna terreno in Borsa dopo la promozione di Fitch, mentre Mediobanca cresce meno. La differenza tra i due titoli si è ridotta al 4,1% e basterebbe un rilancio da circa 637 milioni per colmarla, ma per convincere gli investitori istituzionali servirebbe qualcosa di più. Diversi soci storici hanno venduto le loro quote in Mediobanca, mentre resta incerta la posizione di Unicredit, che aveva una partecipazione vicina al 4%.
Un altro passaggio chiave è atteso domani, quando il TAR si pronuncerà sul ricorso di Unicredit contro i limiti imposti dal governo per l’offerta su Banco BPM. Se i giudici confermassero il Golden power, l’operazione potrebbe saltare. I tempi sono stretti: l’offerta, sospesa per un mese, scade il 23 luglio. Senza una sentenza motivata in tempo, Unicredit rischia di non poter rilanciare. Eppure il mercato continua a tenere vive le speranze, con lo scarto tra Banco BPM e l’offerta che si è ridotto al 5,9%.
Oggi, intanto, la Popolare di Sondrio analizzerà l’offerta rilanciata da Bper, che ora valuta le azioni poco sopra i 12 euro. I piccoli soci, che detengono circa il 30% del capitale, sono contrari, ma il mercato sembra favorevole e i prezzi si sono allineati all’offerta. Obiettivo: creare un gruppo di dimensioni simili a Banco BPM.
Sul fronte regolatorio, l’Antitrust ha dato il via libera senza condizioni all’operazione Mps–Mediobanca. Le analisi hanno escluso problemi di concentrazione sia nella raccolta, sia nei prestiti a famiglie e imprese, sia nella gestione del risparmio. Anche su credito al consumo, factoring e prodotti assicurativi non ci sono sovrapposizioni preoccupanti. L’operazione, dunque, non ostacola la concorrenza.
In sintesi, tra consigli d’amministrazione, sentenze e fluttuazioni di Borsa, si entra nel vivo del risiko bancario italiano. E sarà proprio il mercato a decretare vincitori e vinti.