PIANCASTAGNAIOTre generazioni a confronto ed un’unica grande passione: il buon cibo. La ristorazione come momento non solo opportunità professionale ma tipico momento di convivialità ha fatto di questo locale di Piancastagnaio un punto di riferimento ormai in tutta Italia ma anche all’estero visto che è stato da poco inserito in alcune prestigiose guide turistiche internazionali. Il ristorante Anna di Piancastagnaio celebra oggi sessantacinque anni di attività. Una giornata che avrà come momento clou una grande festa aperta a tutta la popolazione. Tre generazioni dicevamo che vanno dai due fondatori Gabriello Sbrolli e Anna Colombini, celebri ristoratori che la popolazione ricorda ancora con affetto, poi Pino Sbrolli il figlio e Daniela Nocchi. Oggi Manuela e Claudio Sbrolli portano avanti l’attività di famiglia. Nuova generazione, storica cucina in cui i prodotti e la natura tipica dell’ Amiata sono da sempre la base di piatti e ricette amate dai numerosi clienti. Bisogna prenotare con largo anticipo vista la grande richiesta di tavoli. D’altra parte, le castagne, i funghi, le carni tipiche della zona, non mancano mai nella cucina del ristorante Anna. Castagne e funghi nella famosa e richiestissima minestra, poi c’è da gustare la pera picciola, un rarissimo esemplare di frutto, tipico dell’Amiata che viene abbinato a piatti a base di carni suine e selvaggina. Il ristorante Anna di Piancastagnaio è però anche un luogo dove la buona musica è di casa, anche perché Claudio Sbrolli, eccellente batterista, è il principale organizzatore durante l’ anno di serate e incontri musicali a tema con la partecipazione di tanta gente.
«Nel 2020 – ci spiega Manuela Sbrolli, la figlia di Pino e Daniela che assieme al fratello Claudio gestisce il famoso ristorante – avremmo voluto celebrare degnamente i sessanta anni di fondazione dell’ attività del ristorante Anna. Il Covid ce lo ha purtroppo impedito. Non si è mai sopito però il sogno di poter celebrare comunque assieme alla popolazione e tutti i nostri affezionati clienti una bella tappa del nostro cammino umano e professionale. Stasera saremo lieti di fare festa con tanta gente, tante iniziative, tanta musica e soprattutto allegria».
Giuseppe Serafini