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Giuseppe Sani
piancastagnaio
Domenica 13 luglio alle 21,30 presso i locali dell’ex bocciodromo l’amministrazione comunale inaugurerà lo spazio dedicato al compianto regista teatrale Dante Cappelletti. Per l’occasione la Youth band del maestro Daniele Belloni allieterà la serata con un concerto avente come tema qualche nota di jazz. L’assessorato alla cultura di Piancastagnaio vuole con questa iniziativa rendere omaggio a una delle sue figure più luminose promuovendo un festival dal titolo “La Bella Stagione”.
Nato nel 1946 nella frazione di Tre Case, Cappelletti è stato docente, ricercatore, sceneggiatore e critico teatrale. Intellettuale inquieto e visionario, ha attraversato da protagonista la stagione dell’avanguardia, contribuendo in modo decisivo alla nascita del teatro sperimentale in Italia. Tra i suoi scritti più noti, Il teatro povero di Monticchiello (1974) e La sperimentazione teatrale in Italia tra norma e devianza (1981) testimoniano un pensiero lucido, capace di cogliere il teatro come gesto collettivo, politico, incarnato nei luoghi e nelle persone.
A quasi trent’anni dalla sua scomparsa, La Bella Stagione raccoglie e rilancia il suo insegnamento: non un semplice tributo, ma una dichiarazione di intenti. Il festival, promosso dall’assessorato alla cultura guidato da Pierluigi Piccini, si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione della memoria storica e di apertura a linguaggi contemporanei, contaminazioni, sperimentazioni. La Bella Stagione è un invito a spingersi oltre i confini del teatro convenzionale. Poesia, teatro di figura, stand-up poetry, narrazione, musica: forme diverse si incontrano e si mescolano in spazi non consueti — una chiesa, un camionteatro, un giardino, una cascata nel bosco — dando vita a una mappa emotiva e sensoriale del territorio. Il filo conduttore è il genius loci: lo spirito dei luoghi, quella forza invisibile che intreccia storia, paesaggio, relazioni umane.
Una dimensione poetica e profonda, che il festival fa emergere scegliendo di abitare le frazioni, i borghi, i siti culturali fuori dal centro abitato. Luoghi marginali solo in apparenza, capaci invece di restituire senso, memoria e futuro. Così La Bella Stagione diventa molto più di una rassegna: è un atto di fiducia nel potere trasformativo del teatro, un gesto di cura verso il paesaggio e la comunità. È, forse, il modo più giusto per ricordare Dante Cappelletti. E per continuare a camminare nel solco che ha tracciato. A lui si deve anche l’intuizione della rassegna Amiata estate nata nel 1983 e ancora si ricordano gli spettacoli a tema “Comicità è donna” con la partecipazione di Ave Ninchi, Anna Mazzamauro, Marisa Laurito. La rassegna partirà il 24 luglio dalla frazione di Tre Case, dove, all’interno della Chiesa del Crocifisso, andrà in scena “La delicatezza del poco e del niente”, un rito poetico in cui le parole della poetessa Mariangela Gualtieri prenderanno vita grazie alla voce e alla interpretazione di Roberto Latini, uno dei più importanti artisti del teatro italiano degli ultimi decenni.