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11 Luglio 2025A Piancastagnaio, la transizione energetica non è più un progetto astratto, ma una realtà concreta che prende forma giorno dopo giorno. È il risultato di scelte compiute nella precedente amministrazione, oggi in fase di attuazione e completamento, che hanno saputo unire visione, pragmatismo e attenzione al territorio.
Uno degli assi portanti di questo percorso è il teleriscaldamento geotermico. Il progetto di estensione della rete, già attiva in alcune zone del paese, è stato avviato per raggiungere l’intero territorio comunale. I lavori, sostenuti anche da fondi del PNRR, mirano a garantire riscaldamento pulito a famiglie, imprese e edifici pubblici, con una significativa riduzione dell’uso di fonti fossili, dei costi energetici e dell’inquinamento atmosferico. Ma il calore della terra, qui sull’Amiata, non è solo una questione ambientale: è anche una risorsa a servizio dello sviluppo economico e sociale. Il teleriscaldamento può alimentare scuole, impianti sportivi, laboratori, aiutare le fasce più fragili della popolazione e favorire l’insediamento di nuove attività produttive. È un’opportunità concreta per costruire una comunità più giusta, più efficiente e più coesa.
A questa visione si affianca un progetto industriale innovativo, che trasforma un apparente problema – la presenza di CO₂ nei fluidi geotermici – in una risorsa. L’accordo tra Enel Green Power e la società specializzata Nippon Gases prevede la realizzazione di un impianto capace di purificare e liquefare la CO₂ geotermica, rendendola utilizzabile in campo alimentare e farmaceutico. Piancastagnaio diventerà così uno dei centri principali per la produzione della cosiddetta “CO₂ verde”, con una ricaduta strategica a livello nazionale sia in termini di approvvigionamento che di occupazione.
Accanto a questi interventi è stata avviata la realizzazione anche di una Comunità Energetica Rinnovabile. L’obiettivo è ambizioso ma concreto: permettere a cittadini, imprese e istituzioni di produrre e condividere energia pulita, rafforzando l’autonomia energetica del paese e valorizzando l’impegno collettivo nella lotta al cambiamento climatico.
Tutto questo non nasce per caso. È frutto di un’idea di amministrazione pubblica che guarda lontano, che ha saputo leggere il potenziale del territorio e attivare strumenti, alleanze e risorse per trasformarlo. Una visione nata nel mandato precedente e oggi portata avanti con determinazione, perché ciò che davvero conta è dare continuità alle scelte giuste, nell’interesse del bene comune.
Quello di Piancastagnaio è un modello locale, ma già oggi può essere considerato un esempio replicabile. Dimostra che anche nei piccoli Comuni delle aree interne si può guidare la transizione ecologica, coniugando sostenibilità, sviluppo e partecipazione. È la conferma che il cambiamento non si subisce: si costruisce. Insieme.