
Fifteen Years of the Salto Mortale
21 Luglio 2025
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21 Luglio 2025Il grande risiko bancario: dai francesi di Crédit Agricole a Mps, Mediobanca e il capitalismo delle relazioni
La finanza italiana è al centro di un grande risiko che intreccia Parigi, Milano e Roma. Crédit Agricole ha superato il 20% in Banco Bpm per rafforzare la sua influenza e proteggere l’investimento, diventando il primo azionista con largo distacco da BlackRock. Una mossa che segue le parole del ministro Giorgetti, secondo cui per il governo non conta la nazionalità dei proprietari delle banche.
Crédit Agricole investe da decenni in Italia, con oltre 15 miliardi spesi e 6 milioni di clienti. Con la guida di Olivier Gavalda, Giampiero Maioli e Hugues Brasseur, i “tre moschettieri” francesi puntano a rafforzare la loro posizione nel sistema bancario italiano.
Banco Bpm è però anche un pezzo del risiko: possiede il 10% di Mps, che ha appena lanciato un’Ops su Mediobanca per prenderne il controllo e creare un terzo polo bancario italiano. Se Crédit Agricole rafforzasse ancora la presa su Banco Bpm, avrebbe voce anche in Mps e indirettamente in Mediobanca, e così via fino a Generali.
Accanto a questi intrecci, si muovono fondi come Nextalia di Francesco Canzonieri, ex Mediobanca, che ha raccolto 2 miliardi per investire nelle medie imprese italiane con il sostegno di Intesa, Unipol, Confindustria, i Berlusconi, i Doris e i Moratti. È il capitalismo delle relazioni che accompagna il risiko bancario: silenzioso ma determinante.