
Che futuro vogliamo per Siena?
28 Agosto 2025
Mariella Baccheschi
Piancastagnaio
Grande attesa sull’Amiata per il ritorno di Fonti Jazz Festival, alla sua seconda edizione con un programma che intreccia tradizione e nuove letture del linguaggio jazzistico. Quest’anno la cornice sarà quella dello spazio al coperto “Dante Cappelletti” ex-Bocciodromo, a causa della condizioni meteo incerte per le quattro serate di musica internazionale (da stasera a domenica). Oggi il festival si apre con Glenn Ferris, leggenda del jazz mondiale, sul palco con il suo Italian Quintet (Mirco Mariottini, Giulio Stracciati, Franco Fabbrini, Paolo Corsi). Unica data italiana per un artista che ha attraversato generi e decenni: pochi trombonisti al mondo possono vantare collaborazioni da Steve Lacy ai Duran Duran, da Frank Zappa a Stevie Wonder. Il quintetto, nato al Volterra Jazz Festival e cresciuto con i musicisti di Siena Jazz, proporrà i brani di Animal Love e presenterà in anteprima per Fonti Jazz Festival il nuovo album Soul Beautiful, in uscita a fine agosto 2025. Glenn Ferris, leggenda del trombone, nato a Los Angeles nel 1950, è tra le figure più originali del jazz contemporaneo. A 16 anni già suona con Don Ellis, imponendosi come talento precoce. Il suo stile, “Trombone Attitude”, unisce lirismo e ironia, improvvisazione e rigore tecnico, in un continuo dialogo tra linguaggi. Ha collaborato con Steve Lacy, Tony Scott, Chris McGregor, Henri Texier e con artisti come Frank Zappa, Tim Buckley, Stevie Wonder, James Taylor e Duran Duran. Con il Glenn Ferris Italian Quintet, ha consolidato un repertorio che unisce originali e improvvisazioni audaci, confermandosi maestro capace di reinventarsi con leggerezza e ironia. Domani Magalì Sare e Manel Fortià – Re-tornar, un duo tra i più sorprendenti della nuova scena jazz europea. La voce luminosa di Magalì Sare e il contrabbasso di Manel Fortià intrecciano swing, flamenco, improvvisazione e canzone iberica in un dialogo intimo e avventuroso. Re-tornar è un progetto che attraversa lingue e culture, capace di muoversi con naturalezza tra energia ritmica e malinconia poetica, restituendo al pubblico un jazz contemporaneo radicato nella tradizione mediterranea. Sabato Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini Duo Clarinetto e fisarmonica in un incontro travolgente tra due virtuosi assoluti. Mirabassi e Zanchini reinventano con ironia e raffinatezza il repertorio della musica popolare da balera: valzer, tango, polka e beguine si trasformano in terreno di sperimentazione jazzistica, tra improvvisazioni brillanti e una complicità scenica che conquista. Un concerto che unisce virtuosismo tecnico e leggerezza teatrale, restituendo nuova vita a un immaginario sonoro familiare. Domenica More Morricone: un omaggio intimo e raffinato alla musica per il cinema di Ennio Morricone. Il pianoforte di Giovanni Ceccarelli e il contrabbasso di Ferruccio Spinetti dialogano con la voce di Cristina Renzetti in un viaggio che attraversa colonne sonore celebri – da Nuovo Cinema Paradiso a C’era una volta in America – e pagine meno note del maestro. Gli arrangiamenti essenziali e delicati mettono in risalto la forza evocativa delle melodie, trasformando ogni brano in una piccola confessione musicale. Un’iniziativa del Comune di Piancastagnaio – Assessorato alla Cultura Pierluigi Piccini. Direzione artistica: Associazione Culturale Contro(il)Tempo, Suoni e luci: Trappola Acustica, Grafica: Michele Scalacci. Ingresso libero. (WhatsApp: 3474698861).