Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per implementare la prima fase del cessate il fuoco a Gaza e del rilascio degli ostaggi. Dopo quattro giorni di trattative in Egitto, sulla base del piano varato da Donald Trump con gli altri paesi arabi, le delegazioni hanno raggiunto l’intesa sui nodi più importanti da sciogliere e che hanno tenuto in bilico l’accordo fino all’ultimo. Ad annunciare la notizia è stato il presidente Trump, confermato dal mediatore arabo principale: il Qatar. Dal Sud America all’Europa, diversi leader politici hanno espresso soddisfazione per la firma dell’accordo e hanno lodato gli sforzi di Trump annunciando che dovrebbe vincere il premio Nobel pe la pace.
Cosa sappiamo dell’accordo
Per le ore 11 italiane di oggi sono previste le firme ufficiali dei documenti. Secondo quanto riferito dallo stesso Trump, Hamas dovrà rilasciare tutti gli ostaggi il prossimo lunedì. In cambio, Israele libererà in totale 1950 prigionieri presenti nelle sue carceri, di cui 250 condannati all’ergastolo. Le truppe dello stato ebraico si ritireranno, ma dovrebbero mantenere una presenza su Rafah.
Dal momento in cui viene firmato l’accordo la tregua scatterà subito. Nella notte un funzionario della Protezione civile della Striscia ha annunciato che l’esercito israeliano ha eseguito pesanti attacchi aerei su Gaza City. Lo stesso Idf ha mandato un messaggio ai civili affermando che il nord è ancora una zona di guerra, ma ha annunciato anche i preparativi per un progressivo ritiro dalle attuali linee di combattimento.