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20 Ottobre 2025TLS, il 60% del bilancio arriva da fondi pubblici. Crescono i ricavi privati ma l’equilibrio resta fragile
A poco meno di un anno dall’arrivo di Francesco Frati alla presidenza della Fondazione Toscana Life Sciences, il bilancio 2024 segna un passo avanti nel difficile percorso di rilancio: una perdita d’esercizio di circa 483 mila euro, ma con un netto miglioramento rispetto all’anno precedente e un attivo patrimoniale salito a 24,5 milioni. Segnali incoraggianti, che raccontano di una fondazione in ripresa. Ma il quadro resta complesso: oltre il 60% delle entrate continua a provenire da fondi pubblici.
Le entrate complessive, pari a circa 11 milioni di euro, derivano per 6,6 milioni da finanziamenti europei, nazionali e regionali, legati a progetti di ricerca e innovazione. È la spina dorsale del bilancio: TLS resta una struttura a prevalente sostegno pubblico, capace però di competere e di attrarre risorse in modo crescente.
Sul fronte delle attività di mercato si registra un miglioramento significativo: 3,58 milioni di euro arrivano da servizi conto terzi e incubazione d’impresa, contro i 2,7 milioni dell’anno precedente. Un segnale di autonomia crescente, che rafforza la dimensione produttiva e tecnologica della fondazione.
TLS conta oggi 103 tra dipendenti e collaboratori e 47 aziende incubate o affiliate, con oltre 500 addetti complessivi. È un ecosistema che rappresenta un unicum in Toscana e che fa di Siena un nodo riconosciuto nel panorama nazionale delle scienze della vita.
Il Partito Democratico senese, commentando il bilancio, ha parlato di «un risultato che testimonia la solidità e la capacità di innovazione del territorio», ma ha anche accusato il governo cittadino di destra di «visione miope» sugli investimenti in ricerca e innovazione, avvertendo che «questa mancanza di prospettiva rischia di compromettere una grande occasione per la città».
Al di là del confronto politico, il dato di fondo è chiaro: la sostenibilità di TLS dipende ancora in larga misura dal sostegno pubblico, anche se la direzione intrapresa va verso un equilibrio tra risorse pubbliche e private. Il piano strategico 2024–2026 prevede di raggiungere la parità 50/50 entro due anni e di tornare in utile già nel 2025.
Fondata nel 2005 per promuovere il trasferimento tecnologico e la ricerca biomedica, TLS ha oggi un ruolo cruciale nel distretto senese delle scienze della vita, insieme al Biotecnopolo e all’Università di Siena. Ma resta una realtà esposta alle scelte politiche e istituzionali: senza una visione condivisa e investimenti costanti, l’equilibrio raggiunto potrebbe rivelarsi temporaneo.
In una città che fatica a ridefinire il proprio modello economico, TLS rimane uno dei pochi motori di innovazione reale, ponte fra ricerca e impresa, scienza e territorio. Ma perché quella che oggi è un’eccellenza non si trasformi domani in un’occasione perduta, servirà una politica all’altezza della sfida.