
Pd. Serve chiarezza, non solo dichiarazioni
17 Maggio 2025L’intervista del vicesindaco Michele Capitani affronta alcuni temi chiave per il futuro di Siena: il Piano strutturale, la viabilità, le opere strategiche, le critiche dell’opposizione. I toni sono rassicuranti, ma il contenuto mostra diverse ambiguità e omissioni.
Capitani parla di “errori clamorosi del passato”, riferendosi alla realizzazione di un centro commerciale lungo la cosiddetta “strada fiume”, ritenuto responsabile del blocco della circolazione su un asse nevralgico. È una lettura semplificata, se non distorsiva, che tuttavia contiene alcune parti di verità, anche perché quel centro commerciale – come tutto ciò che lo circonda – è stato realizzato in modo difforme da come era stato programmato e previsto. Ma la critica si ferma lì e diventa facilmente strumentale se non si allarga lo sguardo. Nessun riferimento viene fatto al nuovo insediamento commerciale previsto lungo la stessa direttrice nel Piano Michelotti. Una scelta che replica esattamente ciò che oggi si condanna. Se è stato un errore nel passato, perché ripeterlo oggi?
E soprattutto: che fine hanno fatto la Conad dello Stellino e l’Esselunga sulla Massetana Romana, generatori di traffico collocati in punti particolarmente delicati per la viabilità cittadina? Anche questi silenzi pesano.
Altro nodo ignorato è lo snodo di Ruffolo, punto di accesso e uscita fondamentale per la città. Da lì si entra provenendo da Arezzo e dalla Siena-Bettolle, e sempre da lì si esce in direzione Firenze e Grosseto. Una strozzatura che ogni giorno condiziona la mobilità urbana e interurbana, e che andrebbe affrontata in modo prioritario. Invece, non viene nemmeno menzionata.
Nulla si dice, inoltre, della questione parcheggi: di quelli esistenti e del loro uso attuale, e di quelli da realizzare, che continuano a mancare. Sarebbe il momento di gerarchizzarli, distinguendo chiaramente i parcheggi a ridosso del centro storico da quelli scambiatori, da potenziare o costruire, per ridurre il traffico in ingresso.
Ma anche su questo fronte prevale il silenzio. Sigerico, che avrebbe dovuto gestire un sistema integrato, si è ridotta ormai al ruolo di semplice esattore. Nessuna visione, nessuna strategia, nessun collegamento con il trasporto pubblico.
Le due proposte annunciate per il nuovo Piano strutturale – il collegamento tra Ficareto e l’ospedale e una tangenziale tra Due Ponti e Siena Nord – restano ipotesi. La prima richiede un’intesa complessa con il Comune di Monteriggioni, la seconda guarda al 2040, troppo lontano per rispondere ai problemi di oggi. Intanto, anche progetti minori come la bretella parallela a viale Toselli restano fermi.
Alle accuse di immobilismo, Capitani replica parlando di rispetto delle procedure. Ma non è sufficiente rispettare le scadenze burocratiche, se la città continua a fare i conti con una mobilità inefficiente, una pianificazione discontinua e l’assenza di un disegno complessivo.
L’impressione è quella di un’amministrazione che procede per piccoli aggiustamenti, senza affrontare i nodi strutturali. Manca un’impostazione organica, manca il coraggio di correggere davvero le scelte sbagliate, anche quando appartengono a chi ci ha preceduto. E manca, soprattutto, la coerenza tra ciò che si dice pubblicamente e ciò che si scrive nei documenti ufficiali.
Servono scelte chiare, priorità definite, tempi certi. Ma soprattutto serve una volontà politica capace di guardare all’interesse della città prima di tutto.