
Dal Monte al vuoto
19 Aprile 2025I dati diffusi dall’Istat e rielaborati dall’Unione Nazionale Consumatori fotografano una realtà che non possiamo ignorare: Siena è oggi la provincia con l’inflazione più alta d’Italia (3%) e la seconda più costosa in assoluto, con un aggravio annuo stimato in 765 euro per famiglia.
Ma dietro questi numeri ci sono volti e storie: famiglie che faticano a far quadrare i conti, lavoratori e pensionati in difficoltà, piccole imprese sotto pressione. È la vita quotidiana di chi abita questa città a pagare il prezzo più alto.
A soffrire di più è proprio Siena città, dove l’economia, più esposta alle dinamiche di mercato, poggia su pilastri importanti ma vulnerabili: turismo, servizi, commercio di prossimità e settore pubblico. Settori fondamentali, ma che in tempi di inflazione e calo dei consumi faticano a reggere. E i segnali sono evidenti: famiglie che riducono la spesa, saracinesche abbassate, un centro storico che si svuota e rischia di diventare inaccessibile a chi lo vive ogni giorno.
Siena ha già attraversato momenti difficili, come in queste settimane che segnano uno spartiacque con il passato. I passaggi che ci attendono non saranno semplici. Serviranno scelte lucide, responsabilità condivise e un impegno collettivo che sappia tenere insieme le esigenze economiche e quelle sociali.
Anche il tema dell’immigrazione, troppo spesso affrontato con superficialità o ideologia, va gestito con equilibrio e serietà. I cittadini stranieri contribuiscono in modo decisivo all’economia e ai servizi locali. Ma senza politiche di integrazione adeguate, nei quartieri più fragili possono nascere tensioni e squilibri. Per questo servono strumenti di governo, non slogan.
Rimanere immobili sarebbe un errore. Serve una risposta concreta, costruita su misura per Siena. Serve sostenere i redditi più esposti, rafforzare le politiche abitative per mantenere viva la residenzialità nel centro, supportare il piccolo commercio, creare opportunità di lavoro per i giovani, garantire percorsi di inclusione veri e non di facciata.
Difendere Siena oggi significa riconoscerne le fragilità senza nasconderle. Significa rimettere al centro la comunità, affrontare le difficoltà con realismo, investire con attenzione e responsabilità. È una sfida complessa, ma non possiamo più permetterci di rimandarla.