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30 Gennaio 2024Lo schiaffo della direttrice dell’Accademia, Cecile Hollberg:
«Firenze schiacciata dal turismo, è diventata una meretrice»
Alla presentazione del bilancio 2023 del museo: «Se io giro in città vedo che negli ultimi 8 anni si è alienata dalle sue origini. È già tardi, indietro non si torna»
«Una volta che una città è diventata meretrice sarà impossibile farla tornare vergine e se non si mette adesso il freno assoluto non vedo più speranza». A parlare senza peli sulla lingua così di Firenze è Cecilie Hollberg direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, che prossima a concludere, a giugno 2024, il suo secondo mandato – unica tra i direttori dei musei autonomi fiorentini a slittare al 2024 per via dell’interruzione del 2019 del suo incarico – ha così parlato di Firenze a margine della conferenza stampa di bilancio dell’anno della Galleria.
«Firenze è molto bella e vorrei tornasse ai cittadini e non fosse schiacciata dal turismo. Non troviamo più un negozio, una bottega normale ma solo cose esclusivamente per turisti con gadget e souvenir e questo andrebbe frenato».
Un giudizio critico che la mette, quasi in sintonia con un altro ormai ex direttore di museo, Eike Schmidt con cui Hollberg non sempre, in questi anni, è andata d’accordo. Schmidt che a fine anno ha lasciato il timone degli Uffizi per il Museo di Capodimonte, dalle pagine del Corriere Fiorentino solo pochi mesi fa aveva apostrofato l’amministrazione comunale dicendo come negli ultimi anni Firenze fosse peggiorata “più insicura e sporca”.
Dichiarazioni che avevano aperto la sua possibile candidatura alle prossime elezioni comunali per il Centrodestra. Adesso è Hollberg a tuonare contro gli effetti disastrosi di un turismo di massa che «andrebbe gestito, perché stiamo parlando di una città Unesco. Se io giro in città vedo che rispetto agli ultimi 8 anni si è alienata dalle sue origini», ha detto la direttrice che parlando del futuro del museo da lei diretto e della scadenza del suo mandato ha quindi sottolineato: «La Galleria dell’Accademia diventerà un museo di prima fascia insieme ai musei del Bargello. Ci sarà un concorso a cui mi fa piacere di fare domanda. È un’opportunità per continuare, magari, a continuare portare avanti i progetti a cui si è lavorato in questi anni e fare il lavoro che si è svolto».
Il bilancio del museo
E’ positivo infatti il bilancio dell’ultimo anno per la Galleria dell’Accademia e sono tanti i progetti in ponte per questo avvio di anno. I visitatori del museo sono passati da 1,4 milioni del 2015 ai 2.01 milioni del 2023, anno record, registrando un incremento del 42%. «Il 2023, appena concluso, ha confermato quanto la Galleria sia apprezzata dal pubblico italiano e internazionale – ha detto Hollberg che nel suo mandato si è anche distinta per portare avanti la battaglia sul piano dei diritti dell’immagine. Dai numeri record, alle mostre, alle acquisizioni, il museo si presenta oggi più accessibile e inclusivo, innovativo per la digitalizzazione e l’online. A fine dicembre sono stati superati i due milioni di visitatori, 2.013.974, un record mai raggiunto prima con il pubblico che non si affolla più solo davanti al David di Michelangelo, da sempre polo attrattore di questo luogo, ma si distribuisce in ogni sala».
«Ci sono state molte collaborazioni con prestigiose istituzioni italiane e internazionali – ha aggiunto – focalizzandoci su progetti di ricerca scientifica. Abbiamo arricchito le collezioni con nuove acquisizioni, abbiamo restaurato delle opere, abbiamo realizzato nuove pubblicazioni».
I progetti
Parlando dei progetti per il 2024 la direttrice ha quindi annunciato, una giornata di studi il 4 marzo legata alla mostra su Pier Francesco Foschi (1502-1567) che ha permesso anche una serie di restauri come l’intervento sulla pala raffigurante la Trasfigurazione, custodita nella Basilica di Santo Spirito.
In programma anche un progetto che consentirà la ricostruzione virtuale dell’armadio della sacrestia di Santa Croce, in origine composto da 28 dipinti su tavola di Taddeo Gaddi, che rappresentano le Storie di San Francesco, per le celebrazioni dell’ottavo centenario dalla morte di San Francesco.
Al via anche un progetto di ricerca scientifica sui modelli in gesso di Lorenzo Bartolini con indagini approfondite, attraverso scansioni, metodi e tecnologie di ultima generazione, mai eseguiti prima.
E ancora il nuovo look per il bookshop nel 2024 che sarà riallestito e ammodernato, in sintonia con l’attuale percorso espositivo e le nuove divise del personale di sala che saranno ridisegnate dagli studenti del Polimoda, The Fashion School in Florence.