
In cammino fra borghi e foreste per ritrovare il legame con la natura e un nuovo umanesimo
24 Febbraio 2025
Beko, salvataggio del sito di Siena «Sette milioni per affitto e advisor»
25 Febbraio 2025Fondazione del Turismo: Il progetto del gruppo Per Siena respinto dal Consiglio Comunale
Articolo per la Fondazione per il Turismo durante il Mandato De Mossi bocciata dall’assessore Tirelli
Di Pierluigi Piccini
L’avevamo proposta una fondazione pubblico-privata per la cultura e il turismo e rimane ancora, più che mai valida nonostante le sordità della giunta De Mossi. Ora, con la pandemia in atto, mentre si invocano “cabine di regia” il tema torna rilevante. E ciò che sembrava una inutile, o superfluo, diventa dirimente. Per superare la crisi attuale è necessaria una struttura che metta insieme enti locali, Camera di commercio, guide, tour operator, Università, associazioni di categoria. A una limitazione operativa insita nel soggetto pubblico si aggiunge una impostazione chiusa dentro operazioni di facciata e molte contraddizioni su aspetti secondari, quando invece sarebbero necessarie vere strategie. L’abbiamo visto in questi giorni: si vogliono limitare le licenze di bar nel centro storico, ma poi si apre a quelle di vendita e somministrazione di generi alimentari e si fanno tante iniziative enogastronomiche con le bancarelle: si pretendono souvenir solo made in Tuscany ma senza rendersi conto che le leggi non lo permettono e che ormai barberi, bandiere e fazzoletti delle contrade sono fatti in Cina. Non si può ignorare che quasi tutti i souvenir provengono dall’Oriente e, sopratutto, per innalzare la qualità dell’offerta commerciale bisognerebbe cambiare quella del turismo. Se ci rivolgiamo solo a escursionisti frettolosi, è ovvio che vorranno piccoli gadget a basso costo, e non si possono far chiudere i commercianti per il capriccio di un assessore. Cambiando geneticamente il tipo di visitatore ci sarà spazio per l’arte, l’artigianato locale, i vini del territorio, gli alberghi e i ristoranti, non solo per pizzerie a taglio e i venditori di kebab. Ma siamo punto e a capo: ci vuole un progetto per raggiungere questi obiettivi. È evidente che da questa situazione se ne esce con un distretto culturale evoluto di una dimensione ampia, che guardi alla continuità culturale dei territori piuttosto che ai campanili. Una fondazione dovrebbe essere il punto d’incontro tra pubblico e privato per definire il livello di eventi e dell’offerta commerciale, usando strumenti di comunicazione più evoluti e adeguati degli attuali. Sopratutto, con contenuti più profondi. Sinceramente si può fare molto di più e molto meglio dello slogan “Vieni a scoprire questo luogo meraviglioso”, che si vede nel sito delle Terre di Siena, talmente ovvio che potrebbe adattarsi a qualsiasi località turistica del mondo. Ma a questa approssimazione, si aggiunge un problema: non si può far finta che dopo la pandemia tutto tornerà come prima, ovvero l’invasione quotidiana di turisti, assecondati da raduni di auto, trenini, ruote girevoli e altre amenità. Del resto quel modello aveva già portato alla crisi molte attività economiche, con la permanenza media negli alberghi ormai ridotta a un giorno, e un drastico dimensionamento della spesa media giornaliera di ogni turista. Se il sindaco invoca progetti concreti e collaborazioni, per il bene della città, siamo qui a ribadire le nostre critiche costruttive ma anche la volontà a costruire qualcosa di sensato. Ma per farlo, bisogna essere almeno in due.
Proposta del gruppo Per Siena per la costituzione di una Fondazione per il Turismo bocciata dalla maggioranza del Consiglio Comunale
IL CONSIGLIO COMUNALE
Su proposta del Gruppo Consiliare “ _________________” :
PREMESSO che la Città di Siena per storia, cultura, arte, tradizione, qualità delle Sue Istituzioni, Monumenti, gradevolezza e notorietà delle sue Manifestazioni , ha una naturale “vocazione turistica” e si pone ai vertici delle Città Italiane visitate, meta ambita e ricercata di flussi turistici provenienti da ogni parte del Mondo;
CONSIDERATO che gli aspetti fondamentali del flusso turistico attengono, principalmente, al turismo culturale, al turismo religioso, al turismo sportivo, al turismo enogastronomico, al turismo di svago che conferiscono a Siena una vasta eco di notorietà a livello nazionale ed internazionale, sede di qualificati monumenti storici ed artistici, dalla celebre Piazza al campo alla Torre del Mangia, patria di S. Caterina da Siena, con le Cattedrali intitolate alla stessa e a San Francesco, Patroni d’Italia e d’Europa;
CONSIDERATO che la Città ed il suo Territorio ospitano manifestazioni di primo piano a livello internazionale con eventi, quali la Chigiana, Le Strade Bianche, religiosi legati alla Via Francigena e in special modo alla cultura e a tutto ciò che caratterizza il Palio di Siena. Eventi a cui accorrono migliaia di atleti, cittadini, pellegrini e visitatori da tutto il mondo;
VALUTATO che una tale varietà e ricchezza assegna alla Città di Siena un ruolo – leader in campo turistico, a valenza poliedrica e multidisciplinare, cui l’Istituzione Comunale è chiamata a fornire una risposta organizzativa qualificata e d’avanguardia, in linea con l’evoluzione digitale, la multidisciplinarietà e le tecniche di un turismo professionale e di qualità, secondo le moderne logiche del marketing territoriale e della DMO Destination Management Organization;
CHE in tale prospettiva risulta quanto mai necessario ed urgente che il Comune di Siena assuma direttamente e in proprio la spinta promozionale necessaria a dare impulso e coordinamento alla crescita del benessere e della ricchezza per la propria comunità, secondo i principi di partecipazione e di sussidiarietà fissati nello Statuto precipuamente “nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, assetto ed utilizzazione del territorio, sviluppo economico “ (Art. 13 TUEL 267/2000);
EVIDENZIATO che la prospettiva suddetta richiama la necessità di una forte sinergia tra il pubblico e il privato in grado di assicurare la gestione dell’intera offerta turistica senese, in modo forte, coordinato aprendo al turismo di immagine della Città di Siena e del suo territorio, in adesione fra tutti i Comuni interessati e in una logica di ambito territoriale vasto, aperto al contributo di Enti e Soggetti di varia natura che operano nel campo della promozione turistica e quella culturale, entro percorsi attraenti e fortemente rappresentativi ed espressivi della ospitalità e della ricchezza di usi e tradizioni locali, a carattere generale e di valorizzazione degli eventi della Comunità Locale;
CONSIDERATO che la soluzione organizzativa che risulta meglio attagliarsi alle prospettive sopra richiamate potrebbe riguardare la figura giuridica della Fondazione di partecipazione, organismo di diritto publico di natura particolare nell’ambito della tradizionali forme di Fondazione disciplinate dal codice civile, la cui elaborazione viene ricondotta alla Dottrina Giuspubblicistica ed alla prassi notarile;
PRESO E DATO ATTO che la Fondazione di partecipazione viene definita in Dottrina modello organizzativo originale rispetto alla inadeguatezza del modello tradizionale tutt’ora codificato, caratterizzato dal rigido distacco dell’Ente dal suo fondatore e dalla posizione subordinata della struttura organizzativa rispetto allo scopo e patrimonio (ex plurimis Avv. G. Limardi), tale insomma da sostanziarsi in un Ente capace di realizzare una forma di cooperazione senza fini di lucro (Tutelato anche dall’art. 45 Cost.) che coniuga in un unico soggetto l’elemento “patrimoniale” tipico della Fondazione con l’elemento “personale” proprio delle Associazioni;
che in ragione di quanto sopra, la particolare struttura della Fondazione di partecipazione è tale da permettere l’adesione di soggetti ulteriori rispetto all’originario fondatore e la governance plurisoggettiva fra i partecipanti, in una sorta di struttura aperta in cui risulta possibile al Soggetto Pubblico mantenere la governance con penetranti poteri di indirizzo e di controllo sull’attività dell’Ente, per assicurare la destinazione e gestione del Fondo Patrimoniale e del Fondo di Gestione nella prospettiva del pubblico interesse e senza finalità di lucro, donde appunto la qualificazione della Fondazione in termini di “partecipazione”;
Tutto ciò premesso e considerata l’ampia facoltà di giungere ad un percorso virtuoso di realizzazione per la gestione delle attività turistiche in sintonia con quelle culturali sul territorio senese entro un quadro unitario di sistemazione organizzativa con valorizzazione dell’immagine e del patrimonio senese cosi come sopra definito, con innovazione sui temi del digitale, marketing territoriale, professionalizzazione e innovazione con forte incidenza nel rapporto di cooperazione pubblico-privato;
Valutata l’opportunità di dare seguito ai temi di interesse generale oggetto della presente proposta in termini di percorso di approfondimento e di attualizzazione delle prospettive della realizzazione di una Fondazione di partecipazione in materia di Turismo, di cui il Comune di Siena si faccia promotore e socio fondatore;
Al fine di tracciare le linee di indirizzo su cui poter realizzare l’iniziativa della Fondazione di partecipazione, con i relativi ambiti di intervento, programmazione e fattibilità economico-gestionale nonché organizzativa e Statutaria;
Acquisiti i pareri di cui all’art. 49 del TUEL 267/2000
Con Voti _________________ espressi in forma palese per alzata di mano
DELIBERA:
1 – Di richiamare le premesse con valore integrante e sostanziale del presente dispositivo.
2 – Di approvare l’avvio delle procedure per la valutazione lo studio e l’esame di fattibilità della Fondazione di partecipazione per il Turismo nel territorio del Comune di Siena.
3 – Di disporre, a tal fine, la nomina di apposito gruppo di lavoro con il compito di elaborare la proposta di Statuto, progettare il businnes plan, valutare attentamente le motivazioni della scelta ai sensi dell’art. 3 della Legge 241/90 nonché dare attuazione a tutte le misure necessarie per addivenire alla piena operatività della nuova Fondazione di partecipazione, con facoltà di avvalersi del supporto e della collaborazione di esperti della materia.
4 – Affidare allo stesso gruppo di lavoro lo studio e l’elaborazione di piano strategico di marketing per le iniziative di coinvolgimento degli altri soggetti pubblici e privati interessati al nuovo sistema di partenariato che si intende così introdurre a beneficio della comunità locale, per fini di interesse generale.
5 – Affidare al gruppo di lavoro lo studio e l’elaborazione di proposta programmatica per l’innovazione tecnologica del sistema organizzativo specifico del settore, con ampio ricorso alla digitalizzazione ed alle moderne tecniche di comunicazione, con valutazione estesa ai servizi ed attività da ricomprendere nella strategia di promozione collaborativa con gli altri soggetti sia pubblici che privati.
6 – Di stabilire che nella elaborazione della documentazione riferita alla iniziativa della Fondazione di partecipazione siano osservati i principi richiamati in premessa ai fini della valutazione comparativa delle diverse soluzioni di scelta, della efficacia ed economicità delle soluzioni da approntare, della trasparenza e piena legittimità delle azioni da intraprendere.
7 – Di definire il percorso suddetto nei seguenti termini:
nomina del gruppo di lavoro e avvio dei lavori : ___________________
Step intermedi ogni : _____________________
Prima elaborazione : _____________________
Conclusione entro : ______________________
Il CC inoltre, con separata ed unanime votazione dichiara il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi di legge.
Giunti: “Una fondazione per la gestione sostenibile del turismo”

Andrea Bianchi Sugarelli
SIENA
– Vanna Giunti, assessore al turismo, commercio e attività produttive, sito Unesco, rapporti con l’università. Partiamo dal bilancio sul commercio.
È un bilancio importante e impegnativo, con deleghe che influenzano la città. Per il commercio, era necessario ristabilire limiti dopo l’eccessiva espansione del suolo pubblico amplificata dal Covid. Fino a dicembre 2025 non ci saranno cambiamenti significativi. Insieme a Enrico Tucci, cerchiamo un bilanciamento tra attività commerciale ed esigenze dei cittadini per garantire sicurezza e rispetto.
– Per quanto riguarda il turismo?
Il lavoro è stato fondamentale così come l’informazione e il marketing turistico sono essenziali. Dopo il Covid, abbiamo visto un aumento significativo degli arrivi. È importante gestire bene il flusso turistico: vogliamo valorizzare le bellezze di Siena, ma permanenze solo per 2 o 3 ore non sono vantaggiose. Stiamo creando esperienze turistiche diversificate e destagionalizzate.
– Per questo motivo avete dato vita alla Dmo?
L’associazione ente del terzo settore Dmo Terre di Siena è fondamentale per il dialogo tra operatori e Comune. Attraverso incontri con istituzioni locali, tra cui Chigiana, Santa Maria e i Musei senesi, albergatori e ristoratori possono informare i clienti sulle ricchezze della città, spesso sottovalutate. Purtroppo ci si concentra solo sugli hotspot, perdendo l’opportunità di scoprire la vera bellezza di Siena.
– Si concentra anche su altro questo lavoro?
È importante valutare il tipo di turismo che desideriamo. Preferiamo i turisti che arrivano in auto o treno, piuttosto che quelli in autobus per poche ore. Stiamo sperimentando un approccio estivo per gestire meglio i flussi. Non rifiutiamo i grandi numeri, ma dobbiamo distribuirli durante l’anno, affinché i visitatori possano godere di Siena anche nei mesi di minore affluenza.
– E’ vero che il Comune sta lavorando ad una fondazione come quelle ad Arezzo e Firenze?
Sì, stiamo valutando l’idea per una gestione sostenibile del turismo, già presente nelle linee programmatiche del sindaco. È uno strumento più snello rispetto alla pubblica amministrazione, ma dobbiamo considerare che ciò che funziona altrove potrebbe non funzionare per noi. Lavoriamo all’interno della Dmo per creare sinergie tra operatori, valutando attentamente ogni aspetto al fine di garantire decisioni ponderate e in linea con le esigenze della città.
– State anche lavorando per il Natale 2025?
Confermo anche se per certi versi è già troppo tardi.
– Turismo e commercio sono risorse importanti, ma anche realtà in crisi.
La crisi del commercio è un problema serio, non solo per Siena. E’ un fenomeno più ampio. Non possiamo incolpare completamente le amministrazioni, poiché viviamo in una società consumistica che privilegia la quantità sulla qualità, portando a preferire acquisti online, poco sostenibili e gravosi per le città. È un disagio su cui dobbiamo riflettere seriamente.
– Avete un progetto?
L’amministrazione sta lavorando a una revisione del regolamento per il centro storico, come già fatto in altre città, per attrarre attività di valore. Questo è cruciale per il turismo, poiché la qualità richiede acquirenti di qualità. Vogliamo attrarre visitatori in cerca di esperienze autentiche e sostenibili, garantendo un elevato livello di servizio e rispetto per l’ambiente e la cultura locale, a beneficio dell’economia.
– Avete ricevuto altri progetti presentati da enti o associazioni?
Riceviamo molti progetti, ma la maggior parte vogliono realizzarli da aprile a settembre. Cerchiamo di trovare collocazioni anche per il periodo invernale. È evidente che per programmare eventi servono capitali. Molti presentano progetti, ma non sempre trovano soluzioni adeguate. La pubblica amministrazione deve bilanciare bene le proprie risorse, che sono limitate.
– Cosa vuol dire bilanciare bene le proprie risorse?
Non possiamo dirottare tutte le risorse negli eventi, poiché trovare finanziamenti non è scontato. È fondamentale puntare su progetti di alta qualità, come le Strade bianche. E prolungare l’attività, non limitandola solo al fine settimana, ma rendendo la città viva anche nei giorni precedenti e successivi.
– C’è un esempio che sta dando qualche frutto?
Il trekking urbano. L’anno scorso abbiamo esteso l’evento a due o tre giorni, coinvolgendo pubbliche amministrazioni ed enti locali. Per il prossimo anno, prevediamo un trekking ogni fine settimana di novembre, per attrarre visitatori in un mese tradizionalmente scarso. Vogliamo valorizzare il nostro patrimonio, comunicando efficacemente le offerte e organizzando eventi, principalmente visite guidate, anche per dicembre.
– Gli affitti brevi rappresenteranno un problema nei prossimi anni o saranno una risorsa?
Sono una risorsa, con permanenze maggiori rispetto alle strutture alberghiere. Tuttavia, la recente legge introduce limitazioni che non risolvono il problema, imponendo cambiamenti di destinazione d’uso senza chiarire le locazioni brevi. Il nostro piano operativo prevede già limitazioni nel centro storico, ma queste sembrano contrastare con la nuova legge.
– In che senso?
Abbiamo residenze storiche di pregio, mentre molte strutture alberghiere non sono all’altezza. Questo potrebbe stimolare a migliorare l’offerta, poiché per attrarre un turismo di qualità è necessaria una ricettività adeguata. I proprietari devono essere incentivati a mantenere standard elevati. Invito a considerare la certificazione, fondamentale per un miglioramento a lungo termine del tessuto urbano. È essenziale lavorare insieme per garantire che tutti gli operatori siano allineati verso obiettivi comuni di qualità e sostenibilità. Ripeto, spesso il livello delle locazioni turistiche è superiore a quello delle strutture alberghiere.
– Come fare?
Come per la certificazione sostenibile e il piano strategico, coinvolgendo tutti gli stakeholder. È importante che il messaggio sia chiaro: se non collaboriamo a un obiettivo condiviso, non raggiungeremo i nostri propositi. La collaborazione è fondamentale.
– Gli affitti brevi sono un problema per i senesi e anche per tanti studenti.
È chiaro che ci sono problemi legati agli affitti per gli studenti, ma non dobbiamo dimenticare che anche in passato, quando c’era solo l’università, i cittadini non riuscivano a trovare alloggi.
– Alternative?
Il Comune, insieme all’assessorato alle politiche sociali, sta lavorando per incentivare la possibilità di affittare ai cittadini, dimostrando una grande sinergia. Non considero questo un problema insormontabile e sono fiduciosa che troveremo una soluzione adeguata, tutelando gli interessi di tutti.
– Il Giubileo è un’altra occasione.
Il Giubileo rappresenta un’opportunità per valorizzare aspetti spesso trascurati, come il turismo religioso, molto presente nella nostra città. Ci consente di creare sinergie con la diocesi e l’università sviluppando opportunità per i turisti e attrarre i pellegrini in transito verso Roma. Stiamo preparando un cartellone di eventi per questo.
– La Francigena può stimolare l’arrivo di giovani?
Sicuramente è un elemento importante. In occasione della Giornata mondiale della gioventù a luglio, molti giovani arriveranno a Siena. La diocesi prevede numeri elevati e stiamo collaborando per trovare strutture adeguate per l’accoglienza. Organizzeremo eventi e tour guidati su temi religiosi per valorizzare la nostra ricchezza culturale e storica.
– Sulla questione Siena patrimonio Unesco che novità ci sono?
Stiamo lavorando attivamente su quest’area, con una recente ristrutturazione dell’ufficio. Il lavoro del piano di gestione, già iniziato durante il Covid, è stato difficile da portare a termine. E’ fondamentale promuovere i valori Unesco nelle scuole, affinché i bambini riconoscano e tutelino il nostro patrimonio fragile. Su questo fronte, collaboriamo anche con l’Università di Firenze.
– I rapporti con l’Università di Siena e l’Università per Stranieri quali sono?
Abbiamo redatto due protocolli di intesa per favorire la reciprocità. Da un lato, affrontiamo i problemi degli studenti, come accoglienza, abitazione e mobilità. Dall’altro, comunichiamo loro le risorse della città, integrandoli nel tessuto cittadino e beneficiando delle loro competenze.
– Ci può fare un esempio?
Nell’ambito dell’associazione Città della musica, voluta dalla nostra amministrazione, l’università ha sviluppato un’app per integrare gli attori musicali e creare strumenti utili. Gli atenei sono una risorsa fondamentale per la città e creare sinergie è essenziale per risultati condivisi. Ho patrocinato uno studio del dipartimento di matematica, valorizzando il lavoro di studenti e professori al servizio della comunità.
– È d’accordo con l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano?
E’ in pessime condizioni. Abbiamo bisogno di un turismo di qualità e l’atterraggio di voli charter potrebbe essere un’opportunità, ma si deve rispettare la tutela del territorio. È fondamentale valutarlo in modo integrato e sostenibile, coinvolgendo tutte le pubbliche amministrazioni, per fare scelte realmente condivise. La mobilità su rotaia è sostenibile e merita attenzione.
– Che sogni ha per il futuro?
Il mio sogno va oltre il personale. Desidero creare una struttura turistica che coinvolga tutti, garantendo soddisfazione per residenti, turisti e la città stessa. Questo obiettivo si raggiunge solo con una collaborazione efficace. Aspiro a una città serena, che lavori costruttivamente per formare un tessuto sociale vantaggioso per tutti, riconoscendo le ricchezze che possediamo.