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28 Marzo 2025Geotermia: Comunicazione della Giunta sull’accordo con Enel Green Power, il dibattito in Aula e il voto sugli atti collegati
La comunicazione del presidente della Regione Eugenio Giani e la risposta all’interrogazione del vicepresidente Stefano Scaramelli (IV)
Firenze – “La geotermia è un modello che la Toscana assume non solo sul piano nazionale, contribuendo alla decarbonizzazione nella produzione di energia elettrica ma è un esempio a livello mondiale”. Così il presidente della Giunta Eugenio Giani apre la comunicazione sulla geotermia all’Aula.
Un breve excursus storico per ricordare che la geotermia è nata in Toscana 121 anni fa, “le tecnologie geotermiche – afferma – sono nate qui per la prima volta al mondo, nel 1818, per la produzione di acido borico” e che “già oggi genera tanta elettricità rinnovabile da equiparare il 33% del fabbisogno toscano”. Giani ha parlato, poi, dell’accordo con Enel Green Power, “il soggetto che per know-how ha legittimazione mondiale” e che è “titolare delle otto concessioni geotermoelettriche in scadenza sul territorio regionale”. “Una trattativa sofferta – aggiunge Giani – ma finita bene anche se per il momento è un’intesa generale, restano da rimodulare gli interventi, le compensazioni da calibrare sui singoli comuni”. Il presidente spiega che si vuol potenziare la coltivazione della geotermia per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di autonomia energetica e di decarbonizzazione ma allo stesso tempo allo sviluppo sostenibile dei 16 comuni geotermici.
Parlando di cifre “l’accordo prevede un termine di investimenti in 20 anni di 3 miliardi di euro da Enel Green Power per assicurare innovazione, i più elevati standard di sicurezza ambientale in tutti gli impianti, il controllo delle emissioni, la qualità dell’ambiente e prospettive occupazionali e per tre nuove centrali geotermoelettriche, a Bagnore, Piancastagnaio e Monterotondo Marittimo”. “Di questi 3 miliardi – continua – 400milioni andranno ai comuni per le richieste dei territori” e inoltre, “i comuni geotermici riceveranno nei loro bilanci una media di 30-32 milioni annua di royalties”.
Giani ha parlato del potenziamento della viabilità a beneficio di imprese e cittadini con investimenti infrastrutturali. “Un accordo – ha detto – che mette le basi alla sostenibilità del futuro: con questi investimenti miriamo a raggiungere con la geotermia il 40per cento del fabbisogno energetico regionale (oggi siamo al 34 per cento) e aggiungendo le altre rinnovabili, si arriverà al 60 per cento di energia pulita prodotta in Toscana”.
Fondamentale per Giani anche il risparmio per famiglie e imprese dei territori interessati legato al teleriscaldamento “Enel si impegna con questo accordo ad una riduzione di circa il 50 per cento per le famiglie e fino all’80 per cento per le imprese”. “Le 10 concessioni si traducono in 34 centrali con la previsione di realizzarne altre 3 (37 totali)”
In chiusura il presidente ha risposto all’interrogazione del vicepresidente Stefano Scaramelli (IV) in merito alla progettazione di interventi di collegamento viario tra il raccordo autostradale Firenze-Siena nell’area della Valdelsa all’area geotermica della Val di Cecina.
“L’interrogazione – ha detto – si inserisce in una delle opere che abbiamo contrattato: tra i 400milioni che vanno al territorio, 60 vanno per un’opera che va oltre i singoli comuni e tocca la valutazione strategica dei collegamenti, fondamentali per il territorio e per le imprese”. “Sessanta milioni – ribadisce il presidente – sono indicati nella prima progettazione per collegare in modo più diretto l’area di San Dalmazio al bivio Bulera, i comuni interessati sono Pomarance e Val di Cecina, i due interventi costeranno 72 milioni di cui 60 dall’accordo Enel.”
“Un’interrogazione che tiene insieme i territori pisani e senesi – ha commentato Scaramelli – . La riflessione era per capire se questo collegamento potesse agevolare le relazioni tra Casole d’Elsa e Radicondoli. Vedremo appena le progettualità saranno realizzate“.
Gli interventi di Diego Petrucci (FdI), Silvia Noferi (M5S), Vincenzo Ceccarelli (Pd), Elena Meini (Lega), Andrea Pieroni (Pd), Marco Niccolai (Pd), Anna Paris (Pd) e Alessandro Capecchi (FdI)
Firenze – A dare il “la” al dibattito sulla geotermia, Diego Petrucci (FdI): “Ho sempre riconosciuto al presidente Eugenio Giani correttezza ed onestà intellettuale, ma oggi non posso farlo; siamo a discutere di questa eccellenza toscana nel mondo, e grazie al Governo Meloni che ha risolto una partita vitale per la nostra regione e non solo, garantendo una proroga ventennale”. Il consigliere, dopo aver ricordato che le fonti geotermiche vanno coltivate in maniera continuativa, pena il rischio di estinzione, ha anche sottolineato che non era per niente scontato che lo stesso Governo, pur tracciando le linee di indirizzo da rispettare, delegasse il governatore a gestire questa partita. Petrucci ha concluso apprezzando l’iniziativa di Giani, nel declinare il piano pluriennale degli investimenti in geotermia, con ricadute specifiche sui territori.
Secondo Silvia Noferi (M5S) questa comunicazione si inserisce in un contesto dove muta la prospettiva, basti pensare alla crisi energetica e a quella climatica, alla eventualità del nucleare, alle problematiche an ambientali dell’Amiata. Da qui la necessità di attenzionare la sicurezza di queste centrali, su cui il monitoraggio deve essere continuo, evitando che “alcune sostanze possano essere rilasciate nell’atmosfera”. “A fronte di un investimento di quasi 30 miliardi con Enel Green Power vorrei capire quale sia la ricaduta per la Regione Toscana”, ha sottolineato Noferi, auspicando che le popolazioni possano disporre di strumenti per far valere i propri diritti, come nel caso di esalazioni fastidiose.
“Dopo la beatificazione del Governo Meloni per un provvedimento ordinario, occorre ricordare che nel caso in cui non ci fosse stata la proroga si sarebbero fatte le gare”. Questo l’incipit dell’intervento di Vincenzo Ceccarelli (Pd), che ha parlato della geotermia come di una grande opportunità per la Toscana, auspicando che le centrali che si andranno a costruire siano di nuova generazione, cioè con reimmissione dei vapori nel sottosuolo, senza dimenticare la geotermia a bassa entalpia, diffusa su tutto il territorio. “Apprezziamo molto quanto fatto dal presidente Giani, grazie alla concertazione con i Comuni e all’accordo con Enel Green Power sulle concessioni: il confronto ha portato a importanti risorse per migliorare le condizioni dei territori”, ha concluso il presidente del gruppo del Partito democratico.
“Su una comunicazione praticamente chiesta da me avrei preferito che il governatore fosse presente in Aula”. Così Elena Meini (Lega), secondo la quale in questa di tecnico c’è ben poco: le decisioni industriali possono avere anche un “vincolo di riservatezza”, ma non conosciamo le scelte di Enel Green Power, le modalità seguite per gli investimenti, non sappiamo niente sulla tutela occupazionale, visto che 28 unità in più sono davvero poche. La consigliera ha anche ribadito che ai Comuni geotermici non vanno direttamente le royalties, ma devono sottoscrivere un accordo preciso con la Regione e con Cosvig, consorzio pressoché “congelato”. Meini ha infine chiuso il proprio intervento parlando di “un processo da sviluppare e incentivare”, quello della bassa entalpia, portando come esempi virtuosi l’ospedale di Cisanello e il grande condominio di Figline Valdarno.
Per Andrea Pieroni (Pd) è oggettivo che il decreto legge ci consente oggi di utilizzare lo spazio di una proroga, ed entrando nel merito dell’accordo che si va profilando, per le aree geotermiche tradizionali e per quelle future, ha parlato di accordo non solo “strategico” ma addirittura “storico”. Il percorso per il rinnovo delle concessioni è stato difficile e complicato, e l’aver coinvolto i Comuni, sempre al tavolo della trattativa, è stato un valore aggiunto. E ribadendo il valore e la peculiarità dell’energia geotermica, Pieroni ha invitato a vivere questo passaggio con ottimismo, per un rilancio dei territori e delle comunità, anche in termini economici e di occupazione. Solo un dato: l’istituto tecnico industriale di Pomarance è interessato da un incremento di iscrizioni, proprio perché si interfaccia con la geotermia. E ricordando come questa consenta di evitare consumo di petrolio e immissione di CO2 nell’aria, il consigliere ha invitato ad ampliare il perimetro dell’alveare geotermico, da connettere sempre all’innovazione e alla ricerca.
“Ringrazio tutto coloro che hanno lavorato a questo progetto, che apre uno scenario straordinario per tanti territori delle aree interne della Toscana”. Così Marco Niccolai (Pd), che ha espresso apprezzamento per tutti coloro che hanno lavorato a questo piano, riconoscendo come l’orizzonte ventennale degli investimenti sia particolarmente importante, così come il confronto costante con i Comuni, che ha ricadute economiche rilevanti non solo per le aree geotermiche ma per l’intero territorio. “Il lavoro portato avanti sarà stato faticoso – ha concluso il consigliere – ma è stata l’occasione per costruire una Toscana sempre più sostenibile ed autonoma dal punto di vista energetico”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Anna Paris (Pd): “sono molto soddisfatta del risultato ottenuto e dell’accordo con Enel Green Power, per le risorse che arriveranno in tante zone delle aree interne, con i Comuni che grazie alle royalties potranno far fronte a tanti servizi”. E ringraziando per la comunicazione, la consigliera ha concluso parlando di bassa entalpia e delle tante esperienze sul territorio, non solo Cisanello e Figline ma anche condomini a Firenze, ricordando quanto le professionalità del consorzio Cosvig stiano lavorando in questa direzione.
Nel suo intervento il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi ha prima di tutto sottolineato l’assenza in Aula del presidente della Giunta durante il dibattito su un tema, quello della geotermia, che vale complessivamente oltre 3miliardi di euro, con decine di milioni di opere infrastrutturali connesse. “Non è possibile – ha aggiunto – in un sistema come il nostro all’interno del quale la programmazione deve essere svolta dal Consiglio regionale che il presidente Giani faccia la trattativa più o meno coadiuvato da un gruppo tecnico formato qualche mese fa e poi venga a raccontare all’Assemblea legislativa quello che è già l’accordo fatto. E lo stesso vale per altre decisioni che verranno demandate sempre a delibere della Giunta. Il tutto in totale violazione della divisione delle competenze tra Consiglio regionale e Giunta”. Il consigliere Capecchi si è chiesto, sul piano anticorruzione regionale, chi abbia sostituto la responsabile, l’avvocato Lucia Bora, che da mesi risulta essere in pensione. “Lo dico perché stiamo parlando di una materia che vale oltre 3miliardi di euro”. Duro anche il giudizio su una relazione tecnica definita “l’ennesima provocazione ai consiglieri regionali”. “Il piano – ha proseguito – oltre ad avere un impatto di pianificazione territoriale ha anche un altro effetto, ha un impatto ambientale che questo Consiglio non prende in considerazione”. Il consigliere Capecchi torna poi sulle scelte strategiche di fondo sulla geotermia in Toscana come l’obiettivo di aumentare la produzione fino a 140mw e si chiede perché una scelta di programmazione come questa venga contenuta in una delibera di Giunta. “Nella relazione tecnica – ha concluso Alessandro Capecchi – si cerca di far passare che Enel il piano lo abbia presentato a febbraio, ma non è così. È stato presentato mesi fa e ci sono state due proroghe per integrarlo. E come sempre il Consiglio regionale viene a saperlo dopo. Gli atti di indirizzo dovrebbe farli prima il Consiglio e questo non permette alle opposizioni di dare il loro contributo fattivo”.
Approvata all’unanimità la proposta di risoluzione presentata dalla Lega che impegna la Giunta a relazionare semestralmente la Commissione competente sugli investimenti realizzati nei comuni interessati dal Piano
Tre ordini del giorno collegati alla Comunicazione della Giunta sul piano pluriennale di investimenti nella geotermia presentati da Fratelli d’Italia e illustrati dal consigliere Diego Petrucci sono stati respinti a maggioranza dall’Aula.
Nel primo l’apprezzamento nei confronti del Governo nazionale per la decisione di intervenire con la proroga ventennale delle concessioni geotermiche e l’auspicio che il Piano di investimenti valorizzi le esperienze territoriali, promuova le misure che assicurino la salvaguardia della comunità locali, abbia ricadute positive sulle popolazioni residenti nei territori interessati e favorisca investimenti nella formazione professionale e tecnica.
Nel secondo era previsto l’impegno per il presidente della Giunta regionale a promuovere l’introduzione di un sistema di royalties a favore dei comuni sorgivi analogamente a quanto previsto per la geotermia. Nel terzo, infine, l’impegno ad avviare di concerto con i comuni e la provincia un progetto di potenziamento e messa in sicurezza definitiva della strada statale 68 nel tratto compreso tra Colle Valdelsa e Volterra, prevedendo interventi mirati anche sulla viabilità alternativa e l’impegno a intervenire con una propria iniziativa a supporto dell’ente proprietario per il ripristino immediato e la riapertura della SS 68.
Quattro le proposte di risoluzione presentate dal gruppo della Lega e presentate dalla capogruppo Elena Meini. Approvata all’unanimità quella che impegna il presidente e la Giunta regionale a relazionare la Commissione competente, con scadenza semestrale, fino alla conclusione di tutti gli investimenti previsti dal Piano, in merito agli investimenti realizzati nei comuni interessati, che siano di competenza direttamente regionale attuati da Enel Green Power.
Respinti gli altri tre atti, che avrebbero impegnato presidente e Giunta ad avviare un percorso partecipativo coinvolgendo i territori finalizzato a individuare le criticità da attenzionare al fine di destinare le risorse economiche stanziate per la viabilità regionale; a destinare risorse volte ad incentivare aziende e distretti industriali alla realizzazione di impianti a bassa entalpia; ad attivarsi nei confronti di Enel Green Power affinché i contributi previsti in favore di comuni e regione, per effettuare gli investimenti previsti nel Piano, siano erogati celermente in modo da avviare nel minor tempo possibile le opere approvate.
(testi a cura di Benedetta Bernocchi, Paola Scuffi ed Emmanuel Milano)