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13 Dicembre 2023Livorno Sabato al Goldoni l’edizione 26 vinta da Eugenio Sourni a Riconoscimento alla carriera al gruppo di Ferretti. Ecco tutti i premiati
Jori Diego Cherubini
Musica, teatro, poesia, letteratura, fumetti. Il Premio Ciampi, edizione ventisei, torna sabato al teatro Goldoni di Livorno (ore 20). E stavolta i più attesi sono i CCCP — freschi di reunion — che saliranno sul palco al gran completo per ritirare il premio alla carriera e rilasciare un’intervista al critico John Vignola che dialogherà con il gruppo, e c’è mistero su quel che potrebbe (o non potrebbe) accadere. «Non sappiamo niente di preciso — garantisce il direttore artistico dell’Associazione Premio Ciampi Antonio Vivaldi — Sicuramente il premio è dovuto alla traccia basilare che hanno lasciato nella musica punk-rock italiana, c’era molta sostanza, la parte spettacolare, provocatoria e d’avanguardia era impreziosita dai testi profondi e apprezzati da diverse generazioni di Ferretti». Ma la compagine emiliana non sarà l’unico gruppo storico a partecipare. Ecco i Marlene Kuntz: «Saranno in due, il cantante Cristiano Godano e il chitarrista Riccardo Tesio e daranno vita a un’esibizione più scarna ma di grande sostanza». E ancora il post-punk dei Not Moving: «Il tema dell’edizione corrente sono gli outsider, e loro non potevano mancare; dagli anni 80 sono rimasti fedeli a una precisa idea di musica, un suono scuro e ruvido capace di sprigionare una grande energia». Quanto al concorso, ad aggiudicarsi il Premio Ciampi è stato Eugenio Sournia, «grazie a un rock viscerale e immediato capace di esorcizzare il dolore attraverso la musica, è un livello davvero elevato; i vincitori sono accomunati da un’idea di non omologazione, segno che c’è vita oltre i talent».
Da ricordare il riconoscimento dedicato alle cover di Ciampi, conquistato ex aequo da Giorgio Mannucci, Matteo Troilo e dallo stesso Sournia: «Hanno scelto brani rappresentativi e meno noti, elaborati e personalizzati, non è stato un lavoro semplice». Tra i riconoscimenti, il «Ciampi a fumetti», vinto da Maicol & Mirco, «artista poliedrico, di grande successo e da una caustica vena, sicuramente ciampiana»; poi il premio «Valigie rosse» dedicato alla poesia e conquistato da Pierluigi Lanfranchi e da Ouanessa Younsi, e «L’altra arte» assegnato all’inglese Kevin Coyne.
Un’eredità importante, quella di Ciampi: «Rimane una sua dimensione precisa — sottolinea Vivaldi — un misto di elementi tra canzone d’autore, jazz, passione per i musical; in lui era preminente l’elemento poetico, la parola doveva suonare e colpire, suscitare emozioni. Era anche un carattere difficile, poteva risultare antipatico, a Sanremo litigò con uno spettatore rinfacciandogli i mocassini troppo cari». E tra gli artisti di oggi che potrebbero ricordare Ciampi? «Penso a Madame, sarei contento di sentire una sua cover». Un’idea da consegnare alla diretta interessata.
L’intera edizione è dedicata a Franco Carratori, scomparso lo scorso novembre: «Fu tra gli ideatori del Premio — dice Vivaldi senza trattenere la commozione — era sanguigno, diretto, diceva cose bellissime e purtroppo poco ascoltate sulla svendita della cultura».