
Giovanni Sordi «Alleanza tra sviluppo e tradizione per custodire il patrimonio agricolo»
21 Luglio 2025Roberto Scalacci (Regione Toscana): «Le sfide ambientali, economiche e sociali: gestire i cambiamenti climatici, dare redditività al settore e riavvicinare i giovani»
Roberto Scalacci*
FIRENZE Aspetti ambientali, economici e sociali: che siano queste le tre componenti che rappresentano la sostenibilità è ormai assodato, come lo è la loro correlazione e interdipendenza. Sostenibilità ambientale significa adottare pratiche che aiutino a conservare e tutelare le risorse naturali (acqua, aria, suolo, foreste, biodiversità) e affrontare in modo integrato gli effetti sul territorio dei cambiamenti climatici. In tale contesto le soluzioni di smart farming possono rappresentare una vera svolta quando il loro uso è accompagnato da un’adeguata informazione, formazione e consulenza. Solo così anche le piccole e medie imprese agricole, che rappresentano una parte fondamentale del nostro territorio, possono davvero trarre vantaggio da un uso intelligente dei dati e delle tecnologie smart. Sostenibilità economica significa prioritariamente favorire la crescita della redditività delle imprese agro-alimentari grazie a scelte strategiche, innovazioni nei processi produttivi, logistici e di marketing che ne aumentino il valore aggiunto. Ma significa anche che le istituzioni devono valorizzare il patrimonio agro-biologico del nostro territorio, così da permettere alle aziende toscane di differenziarsi e rafforzare il proprio posizionamento sui mercati di riferimento. Sostenibilità sociale: è strettamente legata alla vitalità delle nostre aree rurali. Il loro spopolamento rappresenta un fattore di criticità, che ha ripercussioni anche sugli aspetti ambientali ed economici. Chi si prenderà cura del territorio? Chi tutelerà la biodiversità? Chi manterrà vitali le imprese? Chi tutelerà le produzioni di qualità? Ed è proprio per rispondere a queste sfide che bisogna introdurre un elemento che la Commissione Europea ha posto come fattore chiave della Politica Agricola Comune (PAC) post 2027: rendere il settore agricolo e agroalimentare più attrattivo per i giovani. Attrattività significa essenzialmente condizioni di lavoro e di vita eque, dignitose e stabili. Per rendere il settore agricolo e le aree rurali attrattive non sono sufficienti i soli interventi della PAC, ma deve essere attuata un’azione sinergica con gli altri fondi UE e le politiche nazionali, per assicurare prioritariamente la sussistenza di quattro asset che sono fondamentali per la vitalità delle aree rurali stesse: istruzione, servizi sanitari, trasporti, connettività. L’attrattività, come evidenzia la Commissione, significa consentire ai giovani di esercitare il diritto a restare nelle aree rurali con la consapevolezza del riconoscimento del loro ruolo sociale di sostentamento della popolazione e di custodi del territorio e dell’ambiente. La strada della sostenibilità dunque, è quella di continuare a puntare sulla qualità: del territorio, dei prodotti, dell’accoglienza, affidando alle future generazioni il ruolo della cura della nostra identità.
* Direttore Agricoltura e Sviluppo Rurale Regione Toscana