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Prosegue il boom degli affitti brevi
17 Febbraio 2025
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Affitti brevi, dibattito La sfida del Comune e le critiche della Cgil
Il sindacato contesta le dichiarazioni dell’assessore Giunti
«Gli affitti brevi a Siena generano un indotto economico significativo, seppur di difficile quantificazione – ha detto all’ultimo consiglio comunale l’assessore al turismo Vanna Giunti – Rappresentano una risorsa importante per l’economia locale, generando un indotto economico significativo. Tuttavia, è essenziale che questo settore sia gestito in modo adeguato per garantire uno sviluppo sostenibile». Parole che non sono piaciute alla Cgil che ha commentato a breve giro di posta. «Siamo estremamente preoccupati dalle dichiarazioni dell’Assessora al turismo Vanna Giunti, a seguito dell’interrogazione in Consiglio comunale sul tema degli affitti brevi, – dice Mariano Di Gioia, Segretario Generale della Filcams Cgil – l’Assessora avrebbe dichiarato che gli affitti brevi rappresentano una risorsa importante per l’economia locale, noi invece siamo convinti che l’economia locale e quindi le risorse reali di questa città siano generate da chi investe nell’industria turistica, e cioè le imprese, e da chi ci lavora portando qualità al sistema e quindi lavoratrici e lavoratori». La Cgil attacca: «E ancora la stessa Assessora avrebbe affermato che gli affitti brevi generano un indotto economico significativo; – prosegue il sindacalista – questo lo è senza dubbio, ma dispiace ricordare che quelle risorse generate sono solo per i proprietari degli appartamenti e per le casse comunali, senza portare nessun contributo aggiuntivo ad aziende e lavoratori. Al posto dell’Assessora, noi invece ci chiediamo: i tanti appartamenti messi a disposizione per gli affitti brevi, concentrati nelle mani di pochi, a quale ripercussioni e ricadute espongono le imprese alberghiere e i lavoratori?». La Cgil chiede all’assessore di convocare le associazioni datoriali e di rappresentanza dei lavoratori, attraverso l’apertura di un tavolo comunale per soluzioni incisive e innovative nel settore, «così che anche noi possiamo portare il nostro contributo, partendo dalla redistribuzione del profitto a chi lo sta producendo».