La collana «Per Gramsci» della International Gramsci Society – Italia venne fondata negli anni Novanta del secolo scorso su iniziativa di Giorgio Baratta, inizialmente presso le edizioni Gamberetti di Stefano Chiarini, a lungo militante e giornalista del manifesto. Dopo varie migrazioni (Carocci, Unicopli) e una quindicina di titoli che sono ormai nella storia degli studi gramsciani, la collana è ora approdata presso Bordeaux, dando vita a una nuova serie di libri ovviamente dedicati al grande marxista e comunista sardo.
Il volume uscito da ultimo – il terzo presso il nuovo editore – è di Massimo Modonesi e si intitola Gramsci e il soggetto politico. Subalternità, autonomia, egemonia (Bordeaux Edizioni, pp. 175, euro 18).

IL LIBRO SI SEGNALA in primo luogo per una doppia caratterizzazione: una analisi ermeneutica attenta alle più recenti acquisizioni filologiche che hanno caratterizzato l’ultima stagione degli studi gramsciani; e una non nascosta propensione alla ricerca politica a partire dai Quaderni – non a caso l’autore vive e insegna da decenni in Messico e l’America latina è l’area geoculturale in cui Gramsci non solo è stato largamente tradotto e seriamente studiato, ma dove continua a essere presente nel dibattito pubblico e a ispirare progettualità politica.
Nel Quaderno 11 Gramsci si chiede: «come nasce il movimento storico sulla base della struttura»? Ovvero, come a partire da una visione della società che anche l’antieconomicista marxismo di Gramsci continua a vedere caratterizzata dalle dinamiche strutturali e di classe nascono i movimenti politici, e che rapporto dialettico intercorre tra essi e la base sociale a cui si rivolgono? È – scrive Gramsci – «la questione fondamentale» o «il punto cruciale» della filosofia della praxis, quella unità dialettica di pensiero e azione, di filosofia e storia, che per Gramsci caratterizza il marxismo.

POTREBBE ESSERE questa del rapporto tra «struttura» e «movimento storico» la questione di fondo che sta alla base del lavoro di Modonesi e a partire dalla quale esso cerca di mettere a fuoco il versante della costituzione della soggettività politica al servizio delle classi subalterne. Se il marxismo di Gramsci è eminentemente dialettico, di rapporto reciproco tra i soggetti (in primo luogo politici) e l’ambiente in cui essi operano, il libro nota non a torto come nella sterminata letteratura su quello che è il saggista italiano più conosciuto nel mondo il versante della costituzione del «soggetto politico» sia sempre meno studiato: prevale un’attenzione al Gramsci studioso delle forme dell’egemonia in essere, del ruolo dell’«apparato egemonico» statuale, «espressione e logica del dominio», mentre i processi possibili di costruzione di una nuova egemonia, alternativa a quella borghese, e la «soggettivazione politica delle classi subalterne», sono poco analizzati – segno evidente, nota giustamente l’autore, della difficoltà e della crisi che le forze anticapitalistiche incontrano ormai da decenni in tutto il mondo.

MODONESI ricostruisce dunque il tema del costituirsi del soggetto, in particolare del soggetto anticapitalistico, a partire dalle indicazioni gramsciane. Indagandone dapprima la «subalternità» (una delle categorie dei Quaderni oggi più diffuse nel mondo); quindi la conquista della sua tendenzialmente antagonistica «autonomia» – concetto di cui va riconosciuta a Modonesi la valorizzazione in ambito gramsciano; infine il costituirsi del soggetto politico nel momento in cui riesce a scuotere l’egemonia al potere e a lanciare contro di essa la sua sfida egemonica.
Come nasce la gramsciana «volontà collettiva»? La risposta di Gramsci è: con l’organizzazione, o auto-organizzazione, delle masse. Il tema è attuale, poiché proprio questo terreno è franato sotto i piedi della sinistra, per cause varie e complesse. Il primo passo per ricominciare a porsi nell’ottica della «contesa egemonica» pare dunque proprio quello della riconquista di una visione autonoma del mondo, di uno «spirito di scissione» che riproponga con forza il tema di «un altro mondo possibile». In questa direzione il libro di Modonesi appare essere un contributo senza dubbio utile.