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Piancastagnaio. Il Comune disegna il futuro
18 Febbraio 2025
Val bene una mossa
18 Febbraio 2025Le minoranze avevano fatto presente il problema nel precedente mandato amministrativo durante il Piano Operativo…
Sì al regolamento sugli affitti brevi
Gennaro Groppa
SIENA
Il tema degli affitti brevi è assolutamente caldo. La questione è stata dibattuta nei giorni scorsi in consiglio comunale, poco dopo il Sunia ha chiesto all’amministrazione comunale di adoperarsi per redigere un regolamento ad hoc. I numeri delle locazioni turistiche presenti sul territorio fanno capire quale sia stato il boom registrato nel settore negli ultimi anni: nella provincia di Siena ci sono adesso 9.284 annunci per locazioni turistiche, mentre nel territorio comunale se ne registrano 1.357.
Le conseguenze sociali sono ormai evidenti: diminuiscono i residenti nei centri storici delle città che hanno un appeal turistico e al tempo stesso aumentano le difficoltà, per studenti, per lavoratori, per giovani coppie, di trovare degli appartamenti in affitto. Il tema, e le sue possibili ripercussioni sociali, era già stato lanciato e affrontato dal rettore dell’Università degli studi di Siena, Roberto Di Pietra. Tornano a parlarne anche le associazioni di categoria. Che chiedono di prendere seriamente in considerazione la questione realizzando una normativa ad hoc.
Da Confcommercio Siena si afferma che “il testo unico sul turismo, approvato dalla Regione Toscana a dicembre, prevede esplicitamente che i Comuni a più alta densità turistica, come Siena, possano sviluppare un regolamento in cui inserire aree in cui gestire gli affitti brevi, regolamentarli appunto. Il capoluogo, come altre città nella nostra provincia, sicuramente si attiveranno. Noi ci mettiamo a disposizione per percorsi di confronto e approfondimento che siamo certi verranno messi in atto”.
Dichiara Andrea Ginestrini, presidente provinciale di Assohotel Confesercenti Siena: “Gli affitti brevi sono da tempo un fatto rilevante per il settore turistico. Evitare di tenerne conto equivale a prendere quel che viene, il che probabilmente non è la migliore strategia per un Comune come Siena. Avevamo già rilevato che le locazioni turistiche stavano diventando sempre più un affare non tanto per i mono-proprietari, quanto per le organizzazioni imprenditoriali che gestiscono residenze a scopo turistico con fiscalità agevolate. Un’offerta concorrenziale per le imprese del settore, che gode di semplificazioni gestionali e che allo Stato porta meno gettito rispetto a quello dovuto sul reddito d’impresa, mentre crescono gli effetti sociali indiretti in merito ai servizi pubblici o alla vivibilità per i residenti”.
Il tema viene affrontato pure da Sena Civitas: “Riconosciamo le preoccupazioni riguardo all’impatto degli affitti brevi sul mercato immobiliare locale. Va garantita una convivenza equilibrata tra esigenze turistiche e residenziali, assicurando che l’offerta di alloggi per residenti e studenti rimanga adeguata. Sono necessari un monitoraggio continuo del mercato immobiliare, la promozione del dialogo tra le parti interessate e una differenziazione degli attracchi per dare respiro ai negozi di vicinato e un nuovo regolamento del commercio che favorisca la locazione dei locali sfitti. E’ essenziale che il turismo continui a essere una risorsa per la città di Siena, senza andare a compromettere la qualità della vita dei suoi cittadini”.