
Beko, il sì degli operai: «Ma la lotta continua»
12 Aprile 2025È giusto rispondere con fermezza a situazioni di illegalità e violenza, ma non possiamo affidarci solo alla logica dell’emergenza. La sicurezza non si costruisce soltanto con pattugliamenti e provvedimenti restrittivi: servono visione, prevenzione e cura. Il presidio del territorio è importante, ma non basta se non è accompagnato da investimenti seri nella coesione sociale, nell’educazione civica, nella mediazione, nel coinvolgimento delle scuole, dei centri giovanili, del terzo settore.
Oggi è evidente che gli strumenti a disposizione, come gli storici mediatori sociali, non sono più sufficienti. Siena sta attraversando trasformazioni profonde che per troppo tempo sono state ignorate. È cambiata la struttura sociale della città, si è modificata l’articolazione di classe, sono emerse nuove forme di disuguaglianza e marginalità, legate anche al rapporto – spesso squilibrato – con i territori limitrofi. Questa realtà è rimasta per anni sotto traccia, coperta da un comodo e opportunistico racconto idealizzato che non ha saputo vedere ciò che stava cambiando sotto i nostri occhi.
La “meraviglia” con cui reagiamo agli episodi di violenza non è più accettabile: è il segno del tempo perso, di una mancata consapevolezza collettiva. Continuare a stupirsi oggi significa non aver voluto leggere i segnali di disagio. Ma non possiamo più permettercelo.
Identificare e allontanare chi disturba è un passo, ma non può essere l’unica risposta. Se non affrontiamo le cause – solitudine, abbandono, dipendenze, povertà – continueremo a rincorrere i sintomi senza mai risolvere il problema. Dietro ogni gesto deviante c’è spesso una fragilità, e ignorarla è un errore che paghiamo tutti.
Siena ha le risorse culturali, civiche e umane per affrontare questa sfida con lucidità e intelligenza. Coniugare sicurezza e inclusione non è una contraddizione, è l’unica strada possibile. Sentirsi al sicuro non è solo questione di ordine pubblico, ma di comunità. E una comunità vera non lascia indietro nessuno.
(P.P.)