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18 Luglio 2025Siena, il turismo che logora la città. Senza regia politica resta solo il mordi e fuggi
A Siena il turismo non manca, ma logora. I flussi estivi confermano un modello sbagliato: visitatori che arrivano, consumano velocemente la città e se ne vanno. È il turismo del “mordi e fuggi” portato all’estremo. Le presenze sono in calo — meno 30% — e la permanenza media resta bassa, segno che la città non riesce a trattenere né a coinvolgere davvero chi la attraversa.
Le criticità strutturali sono note a tutti: parcheggi insufficienti, taxi carenti, mobilità inadeguata, servizi pubblici sotto pressione. Ma il problema vero è politico: manca una regia complessiva, un coordinamento tra mobilità, urbanistica, cultura, commercio, ambiente e promozione turistica. Il turismo a Siena continua a essere governato per compartimenti stagni, senza una visione capace di unire lo sviluppo economico alla qualità della vita dei cittadini.
Il risultato è un’amministrazione che oscilla tra impostazioni contraddittorie: da un lato un Piano Operativo che punta ad aumentare il turismo, dall’altro politiche commerciali che bloccano alcune aree del centro storico, alimentando la rendita fondiaria e trasformando la città in una vetrina per pochi. In mezzo, la confusione: nessuna idea chiara di governo del territorio, lasciato sempre più nelle mani dei privati, come dimostrano gli ultimi interventi annunciati dal Comune.
Siena è entrata tra le province italiane più esposte al rischio di sovraffollamento turistico, al 18° posto nella classifica Demoskopika. Con oltre 31 chili di rifiuti per turista, la città è tra le più esposte anche sul piano ambientale. E intanto il centro storico si svuota di residenti, gli affitti salgono, il commercio locale si piega ai gusti dei visitatori, l’identità urbana si indebolisce.
Eppure il turismo potrebbe essere altro. Potrebbe essere la leva per rigenerare la città, redistribuire i flussi su tutto il territorio provinciale, promuovere un turismo culturale, sostenibile e destagionalizzato. Ma senza una regia politica forte, tutto questo resterà una promessa mancata.
Siena ha bisogno di un progetto di città che rimetta al centro chi la abita, che restituisca al turismo una funzione di valore condiviso e non di consumo rapido. Perché se il cittadino vive bene, anche il turismo funziona. Ma senza visione, senza un governo pubblico del territorio, Siena rischia di consumarsi giorno dopo giorno, trasformata in una vetrina senz’anima governata da interessi privati e logiche di rendita.