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17 Luglio 2025
Siena senza regia: la città che si affida ai privati e perde visione
17 Luglio 2025
Siena entra ufficialmente nella lista delle province italiane con alto rischio di sovraffollamento turistico, secondo l’Indice complessivo di sovraffollamento turistico (Icst) pubblicato dal centro di ricerca Demoskopika. Un peggioramento rispetto al 2024, quando il territorio era classificato come “moderato”. Oggi Siena si colloca al 18° posto nazionale e si unisce a Firenze e Grosseto tra le province toscane che iniziano a pagare il prezzo di un turismo crescente e poco regolato.
Dietro i numeri dell’Icst — che misura tra l’altro densità di presenze, pressione ricettiva, rapporto turisti/residenti e produzione di rifiuti — si nasconde un fenomeno che non riguarda solo il flusso dei visitatori, ma impatta sempre più sulla vita di chi a Siena ci vive tutto l’anno. I residenti iniziano a percepire quello che in altre città d’arte italiane è già una realtà conclamata: la difficoltà di spostarsi, il sovraffollamento dei servizi pubblici, l’aumento dei rifiuti, la perdita di identità urbana.
Non si tratta solo di quantità di turisti. Il problema è la concentrazione: nei periodi di punta, il centro storico si trasforma in uno spazio saturo, dove la residenza stabile viene marginalizzata da B&B, case vacanza, negozi e ristoranti orientati esclusivamente ai visitatori. Il risultato è un progressivo aumento degli affitti e una trasformazione del commercio locale, con il rischio di rendere Siena una città “vetrina”, più vivibile per i turisti che per i cittadini.
La produzione di rifiuti è un indicatore chiave di questa trasformazione: con 31,5 chili di rifiuti urbani per turista, Siena si piazza al 9° posto nazionale, sintomo di una pressione ambientale crescente che mette in crisi la capacità di gestione dei servizi pubblici.
Se il trend continuerà senza correttivi, i pericoli sono concreti: gentrificazione, spopolamento del centro storico, declino della qualità abitativa, difficoltà di accesso ai servizi per la popolazione residente. È un rischio che Siena deve prevenire, imparando dagli errori di altre città d’arte.
Demoskopika invita a non leggere la classifica come una pagella, ma come uno strumento di governo locale. Per Siena significa programmare ora politiche di regolazione: limiti alle licenze per gli affitti brevi, redistribuzione dei flussi turistici su tutto il territorio provinciale, promozione di forme di turismo sostenibile e destagionalizzato, investimenti nella raccolta differenziata e nella tutela del patrimonio urbano.
Solo così sarà possibile evitare che la ricchezza prodotta dal turismo si trasformi in un costo sociale, ambientale e culturale per la comunità che Siena la abita davvero, ogni giorno.