
SPETTATORI PER UNA SETTIMANA
3 Maggio 2025
I dati pubblicati dall’Istat e ripresi dal Corriere di Siena descrivono con precisione una realtà che non possiamo più ignorare: Siena è oggi il capoluogo con meno abitanti di tutta la Toscana, con una popolazione ferma agli stessi livelli del 1951. La città perde residenti, invecchia, si svuota delle fasce attive e si marginalizza sempre più nel contesto regionale.
Non è solo una questione di numeri: è un sintomo profondo di un declino che dura da anni. La crisi del Monte dei Paschi ha certo accelerato il processo, ma le cause sono molto più estese. Siena paga un mercato immobiliare proibitivo per i giovani, un’università che fatica a interagire con il tessuto economico locale, la mancanza di opportunità lavorative qualificate, politiche urbanistiche immobili e una classe dirigente che ha privilegiato la gestione ordinaria alla visione strategica.
Il confronto con Arezzo e Grosseto, una volta dietro di noi per popolazione e ruolo, oggi è impietoso. Lì si è investito in infrastrutture, servizi, imprese, formazione. Qui si è perso tempo. La nostra marginalizzazione non è casuale: è il risultato di scelte mancate, di una città che ha smesso di interrogarsi sul proprio futuro.
Serve un cambio di passo netto. Non bastano gli interventi puntuali o le dichiarazioni d’intenti. Occorre una visione forte, capace di rimettere al centro le politiche per la casa, il lavoro, i giovani, le imprese. Solo così potremo interrompere l’emorragia di energie e ricostruire una Siena viva, dinamica, inclusiva.