
Little Richard – Good Golly Miss Molly
3 Luglio 2025Leggendo le dichiarazioni della sindaca Nicoletta Fabio riportate nell’articolo, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a una narrazione costruita per accreditarle il merito di una ritrovata centralità del corteo storico nella ritualità del Palio. Eppure, è impossibile non notare una contraddizione di fondo: è stata proprio l’attuale sindaca, nell’agosto del 2023, ad assumersi la responsabilità politica di abolire la passeggiata storica nella giornata del 17, permettendo comunque la corsa della Carriera senza le comparse delle Contrade. Una decisione senza precedenti, che ha suscitato polemiche ancora vive nel mondo contradaiolo.
Oggi Fabio dichiara che “il Palio si corre se si fa anche il corteo storico” e che “la nostra non è una semplice corsa di cavalli”. Affermazioni condivisibili, certo, ma che suonano tardive — se non apertamente ipocrite — in assenza di un’assunzione di responsabilità per quanto avvenuto lo scorso anno. Se davvero si crede che il corteo sia parte integrante e inscindibile della Festa — e lo è — perché si è allora derogato a questo principio appena dodici mesi fa?
Nell’articolo si legge anche del tono celebrativo con cui la sindaca ha ringraziato i dipendenti comunali e ha sottolineato il “grande entusiasmo” suscitato dal drappellone di Manganelli, in una Festa definita “più intima”. Ma dietro queste parole non sembra emergere un disegno chiaro né una coerenza di visione: si oscilla tra la rassicurazione folklorica e l’idea di un Palio depoliticizzato, quasi addomesticato, salvo poi rifugiarsi nella retorica della tradizione quando serve a rafforzare la propria legittimazione istituzionale.
Quanto infine alle polemiche sul fondo di tufo e alle critiche provenienti dal mondo animalista, la risposta della sindaca è liquidatoria: “mi fa un po’ ridere”, dice, invocando genericamente il buonsenso. Anche qui, si conferma l’assenza di una strategia comunicativa e di una volontà reale di confrontarsi con un dibattito che ha ormai assunto dimensione nazionale. Si preferisce minimizzare, rimuovere, sorvolare, anziché affrontare con serietà le ambiguità di una Festa che, per vivere, ha bisogno sì di entusiasmo, ma anche di una guida consapevole e responsabile.