
MPS: utile forte, strategia debole
9 Maggio 2025
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9 Maggio 2025Nei giorni scorsi avevo rivolto pubblicamente dieci domande al presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Carlo Rossi, su questioni che ritengo fondamentali per il rapporto tra la Fondazione, la città di Siena e il suo territorio.
Ho ricevuto un riscontro in forma privata, che non ho il permesso di pubblicare. Mi trovo quindi nella situazione paradossale di dover rispondere a contenuti che non posso rendere noti, pur avendo posto domande pubbliche su attività di un soggetto che, sebbene formalmente privato, ha storicamente una funzione pubblica e sociale rilevante.
Posso dire che alcune delle risposte confermano un impianto difensivo e autoreferenziale, in cui si dà per scontato che basti rimandare alla lettura del bilancio o del sito web per soddisfare qualunque richiesta di trasparenza. Questo approccio tradisce una certa distanza dal dibattito pubblico e dalle aspettative di chiarezza che la comunità locale continua a nutrire verso la Fondazione.
Si rivendica, giustamente, l’autonomia della Fondazione, ma si elude la questione dell’effettiva progettualità strategica condivisa con le istituzioni pubbliche. Si citano numerosi progetti e attività – alcuni anche meritori – ma resta irrisolta la questione dell’impatto sistemico sul territorio: non solo in termini quantitativi, ma qualitativi. In particolare: dove si vuole portare Siena? Che ruolo vuole giocare la Fondazione, oltre la funzione di erogatore o incubatore?
Su questo continuerò a porre domande, anche scomode, ma sempre nell’ottica di stimolare un confronto vero, trasparente e rispettoso dei ruoli. La Fondazione MPS, nel bene e nel male, è parte della storia recente di questa città. Ha responsabilità, ma ha anche un’opportunità unica: quella di contribuire alla ricostruzione di una visione collettiva.
La trasparenza non è un adempimento, è una scelta culturale.
(p.p.)
Nota
Le osservazioni contenute in questo testo prendono spunto da una risposta ricevuta in forma privata, non autorizzata alla pubblicazione. Per rispetto della riservatezza del mittente, non vengono riportati né citati direttamente contenuti della comunicazione. Le riflessioni qui espresse si sviluppano a partire dal merito delle questioni già poste pubblicamente e rientrano nell’ambito del legittimo esercizio del diritto di critica e di partecipazione al dibattito pubblico su temi di interesse collettivo.