ROMA – È una bocciatura netta quella della società di consulenza Iss (Institutional Shareholder Services) nei confronti dell’operazione di Mps su Mediobanca. Il proxy advisor invita gli azionisti di Monte dei Paschi, in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 17 aprile, a votare contro l’aumento di capitale a servizio dell’offerta pubblica di scambio su Piazzetta Cuccia. Un parere non vincolante ma molto seguito dai fondi, che ora dovranno decidere come esprimersi.
L’integrazione post-fusione potrebbe rivelarsi una sfida e il diverso profilo aziendale e la cultura potrebbero influenzare significativamente il potenziale di sinergia”. Lo scrive l’Iss nel suo report elencando i rischi a cui andrebbe incontro Palazzo Salimbeni se procedesse con l’ops verso l’istituto finanziario, un’operazione di trasformazione quasi senza precedenti nel settore dei servizi bancari e finanziari” perché “è ostile, cerca di fondere entità diverse e c’è una differenza di dimensioni (la capitalizzazione di mercato dell’offerente è inferiore del 30% a quella dell’obiettivo)”.
In una lunga nota afferma che Siena sta facendo un’offerta per un target più grande, senza accesso alla due diligence, senza prezzo finale e senza certezza di chiusura dell’offerta. Per Mps – si legge nel report –considerando che le sue azioni non sono apparentemente valutate appieno dal mercato, qualsiasi aumento del corrispettivo dell’offerta comporterebbe il trasferimento di una porzione maggiore delle sinergie agli azionisti di Mediobanca”.