Confuso tra i miei pensieri e la lettura di alcuni libri, mi sono imbattuto in uno stato di riflessione interiore e scrivere quello che mi passa per la testa penso sia la cosa migliore da fare.
C’è chi dedica un libro ai giovani di domani, nella speranza che sapranno donare a Siena e al suo territorio una nuova classe dirigente e un nuovo futuro. C’è chi crede che 474 risposte possano bastare a spiegare l’arte, la materia, il rapporto tra la natura e l’uomo, luce e spazio. C’è chi con quattro atti riesce a creare un’opera descrivendo il rapporto tra genitore e figlio, il contrasto fra concezioni politiche diverse e il conflitto tra Stato e Chiesa. C’è chi concepisce il territorio come soggetto corale.
Io credo fermamente che sia il luogo ad educare la comunità che lo abita; è il patrimonio di saperi, culture, esperienze, tradizioni a fornire alle persone che vivono in un certo luogo luogo la direzione da percorrere per la crescita, per il proprio arricchimento nel tempo. Il luogo inteso come matrice e tessuto connettivo dei modi di vita e della produzione. La valorizzazione del patrimonio territoriale come antidoto al gigantismo industriale e finanziarie della globalizzazione.
Tratto da alcune letture.