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26 Gennaio 2023di Vanni Griccioli
Costantemente i nostri parchi urbani subiscono chiusure prolungate di molti mesi per il rischio di caduta di rami od altri pericoli dettati dagli eventi atmosferici o semplicemente dal corso della natura. Basta ricordare la chiusura del camminamento tra il Bastione San Filippo e il Bastione della Madonna (Fortezza Medicea) a cavallo tra il 2021 e il 2022 e adesso del Parco di Piazza d’Armi intitolato a Norma Cosetto. A questo proposito alcune nostre interrogazioni di Per Siena hanno chiesto chiarimenti sul Piano del censimento ed il monitoraggio del patrimonio Arboreo comunale deliberato dalla Giunta a metà giugno 2021. Qualora quel piano fosse stato immediatamente applicato, come sembrava fosse dalle risposte dateci dall’Amministrazione, non ci sarebbe stato bisogno di commissionare un’indagine agroforestale per le piante del Parco Norma Cosetto. Con il risultato di prevenire il disagio che si è creato con la chiusura del Parco a danno dei cittadini, disagio che ormai dura da mesi. Un tempo il Comune di Siena aveva gli operai e i mezzi per poter intervenire sul Verde pubblico al fine di evitare chiusure prolungate; oggi al contrario con gli appalti dati a ditte esterne gli interventi subiscono dei gravi ritardi. In più, in alcune strade della prima periferia come fuori Porta Pispini e Viale Sardegna, i tagli effettuati sono abbandonati al margine della via pubblica così come le piante tagliate e mai smaltite, dando un senso di grave trascuratezza. Gli assegnatari dei bandi per poter operare hanno bisogno che tutta la procedura amministrativa venga rispettata e allora può succedere, come è successo la scorsa primavera che i giardinetti delle scuole rimanessero inutilizzabili perché l’erba alta ne impediva l’accesso. Per cui sarebbe utile che non si provvedesse da parte del Comune ad assumere solo ed esclusivamente nei settori legati alla digitalizzazione, ma si prendesse in seria considerazione la possibilità di ripristinare le squadre per la manutenzione del Verde pubblico. Infatti, il regolamento che sancisce il “Piano per il censimento ed il monitoraggio del patrimonio Arboreo comunale”, resta sulla carta, una foglia morta se non attuato e rende inutile la tanto sbandierata “Carta del Decoro Urbano” prodotta dalla maggioranza nel 2020 di cui gli effetti in negativo sono sotto gli occhi di tutti.