L’assenza è presenza. Le pause di Schlein e i nodi irrisolti che spiazzano il Pd
17 Aprile 2023News
17 Aprile 2023di Pierluigi Piccini
La campagna elettorale di Nicoletta Fabio è la fotocopia di quella che fece De Mossi nel 2018: segue lo stesso metodo. In politica, tuttavia, le minestre riscaldate normalmente non funzionano. Dove sono le analogie? Nell’ambiguità intanto: il candidato è o non è civico? La risposta: dipende dalle circostanze per De Mossi; la Fabio invece fa finta di non rendere conto a nessuno. In compenso abbiamo assistito ai tour dei vari Salvini e Meloni in appoggio dell’avvocato. Stessa ambiguità per la Nicoletta, che riceve la visita di Salvini a sostegno ma poi non mette i simboli dei partiti di centrodestra che l’hanno scelta. Lo scopo è evidente: lei cerca di accreditarsi una verginità politica tentando di far dimenticare, l’indimenticabile: un centrodestra alleato con i vari Bellandi e Tacconi i quali si ritrovano, in questa campagna elettorale, a sostenere Castagnini, appoggiato da una lista che fa riferimento allo stesso De Mossi. Il massimo di una contraddizione tanto palese che lo stesso Salvini diserta Piazza del Campo per luoghi più periferici. La Meloni l’abbiamo vista in foto in un mega manifesto, tanto che qualcuno l’ha scambiata per la candidata alle amministrative senesi. Il ministro viene con la scusa di verificare lo stato di alcuni lavori che sono partiti ormai da mesi. L’azione politica di Nicoletta, ricapitolando, dovrebbe servire a far dimenticare il recente passato l’abbraccio tra centrodestra e ricciarello magico, ma a ricordarlo ai senesi rimangono aperte, tra le altre, questioni come il futuro del calcio senese e la vicenda Hidden Partner.
Le bugie per fortuna hanno le gambe corte, anche se quelle dell’avvocato sono state anche troppo lunghe, essendo durate cinque anni. Gambe corte: mi dite come fa il centrodestra della Fabio ad appoggiare la giunta del suo avversario De Mossi? Perché i partiti non ritirano i loro assessori Capitani (Fratelli d’Italia), Corsi (Lega), Clio Biondi Santi (Forza Italia)? Per assicurare il lavoro delle istituzioni? Mah! Mi ci viene da ridere visto l’esclusivo lavoro elettorale degli amministratori comunali. Forse il problema è un altro, Michelotti ha difficoltà a tagliare i ponti con chi lo ha aiutato in campagna elettorale, poi c’è l’urbanistica. Si, c’è l’avvio di alcune varianti discutibili, una per tutte quelle della rsa di San Miniato. Certo che nella pianificazione territoriale Fratelli d’Italia, tramite il loro rappresentante Michelotti, non ha brillato. È riuscito a mettere dei grandi attrattori di traffico in luoghi dove la viabilità è già fortemente congestionata, in più a ridosso dei comuni contermini. Scelte che potranno andare bene ai privati (Castagnini), ma che contrastano con la qualità del vivere dei cittadini. Gli attrattori si chiamano grandi centri commerciali, ristorazione o cambi di destinazione d’uso. La Fabio porta con sé queste contraddizioni. Non sarà certo una campagna elettorale incentrata sui sensi e sulla superficialità a farle dimenticare agli elettori.