Si chiama, tecnicamente, propaganda. Prima il finto incontro coi sindacati. Non per aprire un confronto, ma per informarli a cose fatte su un provvedimento appreso dai giornali. Poi il suo climax con il video di Giorgia Meloni, in perfetto stile “populista”: dopo la sostanziale disintermediazione con le forze sociali, anche quella coi giornalisti. E non è una difesa di categoria sottolineare come l’ultima occasione in cui la premier si è degnata di rispondere alle domande sia stato la catastrofica conferenza stampa di Cutro.