Changing the Narrative
27 Luglio 2023Fmi, è allarme Italia “Flat tax e sanatorie una mina per il fisco”
27 Luglio 2023
Alla Camera opposizioni divise: 5 favorevoli in Azione-Iv. Schlein e Conte assenti
Alessandra Arachi
ROMA La maternità surrogata come reato universale ha passato il primo vaglio del Parlamento: ieri la Camera ha detto sì con 166 voti favorevoli, 109 contrari, 4 astenuti. In sostanza: la maternità surrogata adesso è già vietata in Italia, ma se anche il Senato dirà si alla legge, verrà punito anche chi andrà a fare questa pratica all’estero.
Il voto di ieri non è stato lineare, quello del Terzo polo ha spaccato l’opposizione. Su 16 presenti del gruppo Azione-Italia viva, soltanto 7 (meno della metà) ha votato contro la proposta di legge e ben 5 a favore, tra questi Ettore Rosato e Mara Carfagna. E poi ci sono stati 4 astenuti, tra questi l’ex-ministra della Famiglia Elena Bonetti.
Mara Carfagna non ha avuto dubbi: «È un fatto che la gravidanza per altri ha generato e genera un mercato globale, in cui le donne sono la materia prima e i bambini vengono trattati come qualcosa di cui si può disporre. E a chi parla di Gpa solidale, rispondo che se anche la donna fosse libera di decidere, non può comunque esercitare la sua libertà a danno del bambino». Dal Senato, intanto, si è già fatta sentire anche la voce di Mariastella Gelmini, portavoce di Azione: voterà si al reato universale.
Questioni di coscienza che in mattinata hanno movimentato ben di più gli animi delle opposizioni. A cominciare da quell’intervento accorato di Luana Zanella, presidente del gruppo Alleanza verdi e sinistra. Cinque minuti densi di pathos che hanno scatenato gli applausi della maggioranza. Una dichiarazione di voto decisamente contraria all’emendamento presentato da Riccardo Magi, +Europa. Anzi a uno degli emendamenti che Magi ha presentato minando la compattezza delle opposizioni.
Il primo emendamento: regolamentare la maternità surrogata è «la risposta e l’alternativa più adeguata all’obbrobrio giuridico del reato universale», ha argomentato Magi. Ma non lo hanno seguito. Non il Pd che non ha votato, non il M5s che si è astenuto, non i Verdi, guidati dalla voce di Luana Zanella.
Ma anche il secondo emendamento di Magi non è stato accolto dalla sua parte politica: «Chiedevo di depenalizzare il reato universale, togliendo il carcere e lasciando la pena pecuniaria». Il Pd ha votato contro, anche il M5S oltre i Verdi. Assenti in Aula i leader dei due principali partiti di opposizione: Elly Schlein e Giuseppe Conte non si sono visti né nei voti del mattino né in quelli del pomeriggio.
Un unico voto ha compattato l’Aula, quello sull’emendamento di Augusta Montaruli, FdI, che esclude il reato universale per la vendita di gameti, così da non creare problemi alla fecondazione assistita eterologa.
Fuori dall’aula ha esultato Eugenia Roccella, ministra della Famiglia impegnata in un flash mob di FdI: «Oggi è una giornata importante perché con questo voto l’Italia si pone all’avanguardia nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini a livello internazionale. Speriamo che questo voto apra un dibattito a livello mondiale per arrivare all’abolizione di questa pratica». Con lei Carolina Varchi, prima firmataria della legge: «La maternità è unica, insostituibile, non surrogabile».
Un altro flash mob è stato quello organizzato da +Europa con Benedetto Della Vedova oltre che un avvilito Magi: «Oggi è un giorno triste per la democrazia». E a fare eco Alessia Crocini, presidente delle Famiglie arcobaleno: «Siamo amareggiati e sconvolti dal voto di questa legge liberticida e insensata. Una vera assurdità, la comunità scientifica internazionale riconosce la Gpa etica come una forma di procreazione medicalmente assistita, rimborsata da alcuni sistemi sanitari nazionali».