“Per Siena”: abbiamo firmato una mozione sul Monte dei Paschi di Siena
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6 Giugno 2022I sottoscritti consiglieri comunali, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini del gruppo Per Siena, Pietro Staderini del gruppo Sena Civitas e Claudio Cerretani del gruppo In Campo, presentano la seguente mozione sulle mense comunali.
PREMESSO CHE:
Siena è stata scelta come una delle Città che parteciperà all’iniziativa “Insieme per gli SDG” promossa dal MAECI in collaborazione con FAO e l’Associazione “Save the Children”, manifestazione che vuole promuovere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030:
– il problema della produzione, consumo, distribuzione, dello spreco e dell’ accesso al cibo è oggi una delle questioni da cui derivano problemi geopolitici, economici, ecologici e sanitari di carattere globale;
– il Direttore Generale della FAO Qu ha sottolineato in numerosi interventi pubblici “la necessità di risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari incorporando innovazioni di successo lungo la filiera agroalimentare con prodotti, servizi, modelli imprenditoriali e tecnologie potenziati. Una riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari si tradurrebbe in un uso più efficiente del suolo e in una migliore gestione delle risorse idriche, con effetti positivi sui cambiamenti climatici e sui mezzi di sussistenza;
– ogni giorno le mense scolastiche italiane danno da mangiare a 2 milioni e mezzo di bambine e bambini e il sistema delle mense di comunità rappresenta uno degli snodi fondamentali per combattere lo spreco alimentare, costruire sostenibilità sociale, economica, politica e un pianeta più giusto;
– il pasto che le bambine e i bambini mangiano nelle mense rappresenta spesso l’unico pasto equilibrato e sano che riescono a mangiare e, dopo la pandemia, i dati ci dicono che per molti bambini è spesso l’unico pasto della giornata;
TENUTO CONTO CHE:
– la situazione pandemica e la legislazione dell’emergenza ha inciso molto sulla scuola e che tale evento ha costretto a cambiare riti, le abitudini e finanche la organizzazione di molte attività scolastiche;
– che il tempo mensa nelle Scuole è tempo scuola poiché l’attività del nutrirsi in un certo modo implica delle scelte e delle ricadute sulla società nel suo insieme; come su detto e che tali implicazioni attraverso l’educazione alimentare devono essere trasmesse ai bambini e alle bambine che proprio negli anni della scuola primaria formano la loro conoscenza del cibo, la propensione al gusto, alla curiosità e capiscono il legame del cibo con il proprio territorio;
– sempre la situazione pandemica e la necessità del distanziamento sociale ha portato Comuni e istituti scolastici ha trasformare i refettori delle mense, le palestre in nuove aule e che quindi, i bambini e le bambini devono “mangiare” non più nei refettori ma nelle proprie classi;
– il CTS istituito dal Governo nazionale per affrontare la Pandemia nel momento più grave per il nostro Paese, aveva emanato delle indicazioni che davano dei consigli su come svolgere il momento della mensa e che tali indicazioni non obbligatorie – fatto salva l’inderogabilità del principio del distanziamento – non vietavano l’utilizzo di consumare il pasto nel c.d. coccio e con posate lavabili;
– il Comune di Siena offre il pasto scolastico attraverso i servizi dell’ Azienda partecipata ASP Città di Siena;
– il servizio mensa offerto da ASP Città di Siena ha sempre avuto complessità e criticità e che il COVID ha accelerato e messo in evidenza in modo repentino l’inadeguatezza e i problemi strutturali di un servizio che oggi non è più adeguato alle nuove esigenze dei bambini e della società;
– tali criticità venivano rilevate sin da giugno dell’anno scorso dalle famiglie che usufruiscono di tale servizio e dalle insegnanti e che con ben due lettere inviate al Sindaco e a tutte le consigliere e ai consiglieri comunali i genitori lamentavano un grave peggioramento del servizio mensa offerto dal Comune;
– in particolare in queste lettere veniva raccontato il fatto che i bambini arrivavano alla fine della giornata – 16 e 30 senza aver spesso pranzato poiché il cibo è spesso freddo, poco appetibile, ricco di cibi processati o semi lavorati, molta presenza di insaccati e che tale situazione portava ad uno spreco così eccessivo di cibo che veniva e viene buttato a fine giornata che ha costretto alcuni Istituti scolastici a chiedere il potenziamento dei cassonetti dell’organico in prossimità delle scuole primarie;
– la situazione di difficoltà del servizio mensa offerto dall’ASP di Siena veniva rilevato non solo dai genitori e dalle insegnanti e dagli insegnanti ma anche dalla organizzazione “Food Insider” che ogni anno stila un rapporto e una classifica della situazione delle mense scolastiche in Italia basato su dati oggettivi provenienti da questionari e dall’analisi dei menù scolastici;
– nella classifica di Food Insider la mensa offerto dal Comune di Siena tramite ASP è negli ultimi posti della classifica;
– i dati del rapporto presentati da Food Insider il giorno 30 maggio presso la Camera dei Deputati raccontano di un peggioramento generale dei servizi mensa nelle scuole italiane durante la pandemia con dati spaventosi. In particolare i dati raccolti e percepiti dagli insegnanti e presentati nell’ultimo rapporto ci dicono che a livello nazionale nelle mense che non funzionano i bambini e le bambine che mangiano tutto il pasto sono solo il 7%, metà del pasto il 46% meno della metà il 47% ;
– nelle scuole di Siena tali dati sono assolutamente in linea e che questi dati si fanno ancora più drammatici nelle classi prime e seconde che spesso non toccano assolutamente il cibo nel vassoio;
– spesso il menù della mensa offerta dal Comune di Siena è stata composto da “pasta in bianco” e di tonno in scatola oltre che di insaccati e che tale menù a causa di uno sciopero dichiarato non legittimo dall’Autorità preposta e a cui il personale ASP ha aderito, ha visto somministrare per 15 giorni di seguito tale menù ai bambini senesi con piccole e irrilevanti variazioni;
– a parte le problematiche legate allo sciopero la somministrazione ripetuta del pasto in bianco o di cibo processato è la base del servizio mensa offerto dal Comune di Siena e che come ci dicono studi scientifici e medici il pasto in bianco porta a sviluppare nei bambini e nelle bambine delle c.d. neofobie cioè paura del cibo nuovo;
– dove funziona il servizio mensa scolastico si è riusciti a creare un sistema virtuoso di economia circolare che porta vantaggi ai Comuni, ai cittadini e alle cittadine, alle Aziende pubbliche che erogano il servizio, ai produttori locali che arrivano a raddoppiare i loro guadagni e che queste iniziative accompagnate da campagna di educazione alimentare, innovazioni e investimenti nelle cucine delle mense, formazione per gli addetti alla cucina aiutano a diminuire lo spreco alimentare e l’impronta ecologica del servizio mensa;
– il Governo e Ministero delle Politiche Agricole ha inserito per la costruzioni di bandi e appalti dei servizi mensa di comunità i c.d. Criteri Ambientali Minimi (CAM) che sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato e che sono stati previsti obblighi per i Comuni che forniscono i servizi mensa di conoscere, misurare, quantificare quotidianamente in modo certo lo spreco di cibo che è l’unico indice oggettivo per poter migliorare e rendere più sostenibile il servizio mensa;
– la Fondazione Monte dei Paschi di Siena attraverso il progetto “Sostenibilmense” ha messo in campo risorse economiche, consulenti, progetti per migliorare i servizi mensa dei Comuni della provincia e soprattutto ha messo in connessione le Amministrazioni della nostra provincia con realtà italiane all’avanguardia come ad esempio il Comune di Sesto Fiorentino che, tramite un ripensamento del servizio mensa legato ai principi della sostenibilità dell’Agenda 2030, ha costruito un sistema virtuoso che con 7000 pasti al giorno – Siena poco meno di 3000 – lo ha fatto diventare un modello studiato a livello nazionale e internazionale;
– la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha da poco bandito per la seconda volta il progetto “Sostenibilmense” a cui hanno aderito nella prima edizione diversi Comune di della provincia ma non ci risulta aver aderito il Comune di Siena;
VALUTATO CHE:
è oramai assodato che attraverso il miglioramento del servizio di mensa scolastica si può impattare come comunità in modo importante a livello sociale, economico e culturale sugli obiettivi dell’Agenda 2030 ed in particolare sul Goal 2 sul Goal 3 quest’ultimo scelto dal nostro Comune per aderire alla campagna nazionale “Insieme per gli SDG”.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:
– dotarsi e dotare l’ASP, le Scuole di software, di app per analizzare in tempo reale lo spreco classe per classe. Si tratta questo di un dovere civico nei confronti del nostro vivere sociale ma allo stesso tempo è un dovere legato alla buona gestione delle risorse pubbliche che non devono essere sprecate e che si deve costruire un servizio più sostenibile anche dal punto di vista economico;
– ritornare ai piatti di coccio poiché il vassoio è stato superato da quasi tutte le mense e le Amministrazioni Comunali italiane: Il vassoio blu è stata una scelta in un momento di emergenza, ma la “new normality” in cui vivremo e viviamo deve riportare i nostri bambini e le bambine a vedere ed a ritornare a capire il senso della dieta mediterranea considerata un patrimonio dell’umanità e che vede il pasto articolato in primo, secondo, contorno e frutta;
– potenziare il servizio di sporzionamento in quanto su questa fase incidono fattori come la conformazione architettonica delle nostre scuole, ma sicuramente è necessario introdurre e investire in un numero rilevante di carrelli scaldavivande che che permettono di tenere il cibo caldo e quindi di rendere più appetibile il pasto, evitare sprechi e quindi risparmiare risorse;
– procedere al rinnovo dei fornitori attraverso gare basati in modo chiaro sui Criteri Minimi Ambientali e rifiutando il criterio del massimo ribasso ma solo quello della qualità del prodotto puntando alla filiera corta;
– costruire con tutte le Associazioni di categorie, i consorzi del nostro territorio così come è stato fatto in altre realtà italiane, un sistema virtuoso del sistema agrifood locale che possa far diventare così la ristorazione di comunità una opportunità economica per i produttori e ridurre attraverso la filiera corta, la riconversione al biologico la c.d. “food carbon print” del nostro Comune e inserendo all’interno dei menù delle mense scolastiche varietà e tipologie di cereali, legumi, carni legate alla tradizione culturale del nostro territorio recuperando varietà e sapori locali cercando di combattere la massificazione dei gusti;
– investire risorse economiche nell’innovazione sostenibile delle strutture delle cucine dell’ASP e di puntare sulla formazione continua degli addetti con appuntamenti costanti con gastronomi ed esperti di mense scolastiche e inviando mensilmente i cuochi e gli addetti mensa nelle scuole di Siena durante il momento della mensa per costruire tra addetti mensa e bambini e bambine connessioni che possono far capire meglio la centralità e l’importanza di questo momento;
– costruire un nuovo sistema di costo della mensa attraverso l’inserimento del modello detto a fasce continue che permette di dare ad ogni famiglia in base alla propria situazione reddituale una tariffa personale ed evitare aumenti non giustificati per i non residenti a Siena;
– dare vita al Progetto “Siena per gli SDGs:MensaSprecoZero” da costruire tra Comune di SIena, ASP, Scuole e Fondazione Monte dei Paschi di Siena che in questi anni ha costruito una expertise che ha fatto divenire la Fondazione un punto di riferimento su questi temi a livello nazionale e che già ha conoscenze, esperti, modelli, studi che si possono mettere in campo in modo immediato, per costruire un servizio mensa sostenibile, economicamente equo per le famiglie, per il Comune, per l’ASP, educativo per bambini, formativo per insegnanti e addetti al servizio ristorazione e socialmente utile per il Pianeta puntando allo spreco zero nel giro di pochi anni.
Siena, 2 Giugno 2022
I Consiglieri:
Vanni Griccioli____________________________________
Massimo Mazzini____________________________________
Pierluigi Piccini____________________________________
Pietro Staderini______________________________________
Claudio Cerretani___________________________________