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7 Novembre 2023LA SITUAZIONE
Stanziati i primi 100 milioni di aiuti per le aziende di export del territorio. In campo anche le Diocesi e le parrocchie. A Campi Bisenzio il centro Spazio Reale ospita i volontari della Protezione civile giunti da tutta Italia
Mentre in Veneto il lago di Santa Croce restituisce il corpo del vigile disperso dal 2 novembre, in Toscana si cerca ancora. A Prato proseguono da giorni le ricerche dell’uomo disperso dalle parti di Galceti e di cui è stata trovata l’auto, trascinata dalla piena del Bardena. Al momento infatti rimangono sette vittime accertate e un disperso per l’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana negli ultimi giorni. Storie drammatiche che raccontano la paura di quella notte e delle ore successive. Come la vicenda, uscita ieri, di una donna 80enne, invalida, salvata a Fucecchio durante la piena.
Passata l’emergenza meteo (con le ultime forti piogge di domenica) ora si contano i danni. A preoccupare di più è ancora il fango che permane nelle case, nelle cantine, nei box e nelle aziende delle zone più colpite. Campi Bisenzio nel Fiorentino, Seano a Carmignano, Figline di Prato, Montale, Bagnolo ed Oste a Montemurlo, il Pistoiese – in due (a Seano e a Campi Bisenzio) ci sono ancora ampie aree allagate. Per il sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, a Campi Bisenzio, tra le zone più colpite, «abbiamo ancora 2 milioni di metri cubi di acqua e 1.500 persone circondate da acqua esondata» e qui
sono stati richiesti ulteriori 15 mezzi delle forze armate, dell’Esercito.
«Oggi (ieri, ndr) per il primo giorno non ci sono famiglie isolate dall’acqua», ha detto il sindaco di Campi Andrea Tagliaferri. Qui, tra i volontari impegnati ad aiutare la popolazione c’è anche il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi. Prosegue senza sosta anche l’impegno della Chiesa fiorentina per le popolazioni alluvionate. Spazio Reale a Campi Bisenzio, struttura della diocesi, dall’inizio dell’emergenza è diventata la sede del centro di coordinamento per gli aiuti. Ieri è arrivata la Colonna mobile della Lombardia e saranno ospitate qui le 100 persone della Protezione civile, che si aggiungono ai 20 alpini piemontesi che già alloggiano nella struttura da sabato scorso, per poter portare soccorso nei vari comuni. Occupati così tutti i posti letto disponibili per i volontari, la vicina parrocchia di San Donnino si è resa disponibile ad ospitare nei propri locali altri 75 volontari della Colonna dell’Emilia Romagna che sono in arrivo. Nelle prossime ore, sempre su richiesta della Protezione civile, potrebbe essere utilizzato anche un grande campo sportivo dove sarà allestito uno spazio per altri 80 volontari in arrivo dal Lazio. Intanto nell’auditorium di Spazio Reale sono rimasti circa 30 sfollati, in gran parte anziani, e una famiglia senegalese con bambini, che ancora non possono rientrare nelle loro abitazioni; anche di loro si prendono cura tutto il giorno i volontari delle Misericordie e di altre associazioni fornendo pasti, ma soprattutto attenzione, ascolto e una parola di conforto. Ma c’è anche bisogno di prodotti per l’igiene e la pulizia della casa. Grazie all’aiuto di tante persone si stanno liberando chiese e locali parrocchiali a Santo Stefano, a Santa Maria e al Sacro Cuore, la parrocchia che ha sofferto di più i danni dell’alluvione. La diocesi di Prato intanto ha organizzato una raccolta straordinaria delle offerte e un servizio di ascolto telefonico dedicato a chi ha bisogno di un aiuto immediato nel far fronte alle prime necessità. Fra pale alla mano e fango da spazzare si cerca però di ritornare anche alla normalità. Come nel centro commerciale di Campi Bisenzio dover ieri hanno cominciato a riaprire i primi negozi. «Ci sono zone di Campi dove soprattutto negli scantinati c’è molta acqua – spiega Fabrizio Matucci, Confcommercio–, e ci sono difficoltà nel farla defluire perché i terreni sono saturi». Rimane invece critica la situazione per gli insediamenti produttivi. «Siamo ancora in stato di emergenza », afferma Paolo Conti, presidente di Cna Piana Fiorentina, secondo cui «nella zona industriale tra Capalle e via Fratelli Cervi le aziende sono in ginocchio, anche se fronteggiano l’emergenza. Quando ripartiranno non si sa, forse in questa settimana riusciremo a tirare le somme dei danni che hanno subito».
«Su quelle, che sono le zone più in sofferenza, stiamo concentrando energie ed attenzioni in queste ore. C’è bisogno di interventi particolari e mirati», ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che è anche stato nominato commissario per l’emergenza. Ieri la prima ordinanza: per la sospensione del pagamento dei mutui. Intanto arrivano i primi 100 milioni a sostegno della aziende alluvionate. A metterli a disposizione il ministero degli Esteri, con il titolare della Farnesina Antonio Tajani che ieri si è recato a Prato annunciando la misura nel corso di un incontro con istituzioni e rappresentanti delle aziende.