L’area sardista ostile al presidente uscente Christian Solinas, gli ex Udc che fanno capo al potente consigliere regionale Antonello Peru, una quota minoritaria di Fdi che fa capo a grandi famiglie cagliaritane e la Lega potrebbero contribuire votando Renato Soru ad accorciare le distanze elettorali tra Paolo Truzzu e Alessandra Todde, i candidati degli schieramenti politici in lizza per vincere le elezioni regionali sarde di domenica prossima. Uomini di forte peso come lo stesso Peru, come l’assessore al Turismo Gianni Chessa e altri che fanno capo a sodalizi storicamente di destra ma non disinteressati ai rapporti con il Pd sarebbero pronti ad assestare nel segreto dell’urna una severa lezione al candidato di Giorgia Meloni dando la preferenza, grazie al voto disgiunto, ai nomi delle liste a suo sostegno ma non a Truzzu.
C’è poi l’incognita Lega: Matteo Salvini ha dovuto ingoiare la bocciatura di Solinas ma non è detto che la fedeltà alla coalizione dichiarata e confermata a ogni occasione pubblica abbia un riscontro reale sulle schede. Se il quadro fosse questo il terzo incomodo Soru diverrebbe una sorta di conto deposito dei voti sottratti al centrodestra e il fondatore di Tiscali, definito finora miglior alleato volontario o involontario della destra, potrebbe rivelarsi a scrutinio concluso un aiuto concreto per la vittoria della Todde, perché assorbirebbe i voti sottratti a Truzzu.
Si parla di voti diretti ai candidati per la presidenza, dove Soru sembra destinato ad assestarsi su un dato vicino alla metà del bottino personale di ciascuno degli altri due. Ma attenzione: la distanza fra Truzzu e Todde, con Soru fuori dal consiglio regionale, verrebbe determinata dal voto disgiunto, la possibilità offerta agli elettori di votare per un candidato presidente e a candidati consiglieri non collegati fra loro. La partita si giocherebbe qui: gli elettori dissidenti, pilotati dai leader in cerca di una rappresaglia nei confronti di Truzzu e Meloni, voterebbero le liste di centrodestra che sostengono l’attuale sindaco di Cagliari ma non per lui. L’obiettivo, mai dichiarato ufficialmente, sarebbe di mandare Truzzu al di sotto delle liste, che manterrebbero probabilmente il primato nel confronto con il centrosinistra. Il voto diretto però non basterebbe al candidato della Meloni per vincere, perché legge elettorale alla mano, il nuovo presidente della Sardegna sarà chi prenderà un voto personale in più dell’altro, indipendentemente da quelli delle liste. L’effetto di questa operazione, di cui si parla ormai apertamente negli ambienti politici e anche agli incontri pubblici coi candidati, sarebbe duplice: un messaggio piuttosto eloquente alla leader di FdI, che ha imposto il candidato presidente bocciando Solinas. In più una zeppa sul cammino di Alessandra Todde, che diverrebbe presidente ma raccoglierebbe un numero di seggi appena sufficiente a mettere in piedi una maggioranza di governo.
Le ragioni di quella che potrebbe realizzarsi come una vendetta politica micidiale sono diverse e in parte anche personali. Chessa, che da solo vale migliaia di voti e ha più volte determinato l’esito elettorale alle Comunali, vorrebbe dare un colpo al cerchio magico di Solinas, da cui è rimasto escluso. Nelle conversazioni intercettate per una recente inchiesta giudiziaria che coinvolge il presidente uscente, l’assessore protesta con forza perché Solinas ha scelto il consigliere Nanni Lancioni come consulente nelle decisioni che contano. Il voto del 25 febbraio sarebbe per lui la resa dei conti. Mentre Peru, indagato nella vicenda Sindacopoli, lamenterebbe fra l’altro la mancata solidarietà da parte del governo Solinas. C’è infine un’area cagliaritana dove le differenze politiche si elidono quando si tratta di gestire gli affari. Fa capo a grandi famiglie di imprenditori che vedono in Truzzu, mai coinvolto in vicende opache, un ipotetico ostacolo ai progetti di cui si parla da anni nel capoluogo. Chi segue i soldi preferirebbe mantenere buoni rapporti con il mondo del potere cagliaritano, le stanze dove si prendono le decisioni che contano in stretta connessione con le logge massoniche.