Art. 50 e i “leggeri infortuni”
4 Luglio 2022La mossa doveva essere cambiata
4 Luglio 2022E’ regolare, quindi disposto dalle norme regolamentari, che sabato la Pantera fosse posizionata di rincorsa? Assolutamente no; poiché, nella sua molteplice intersecazione tra i suoi 105 del Regolamento, c’è sempre la risposta giusta alla domanda imprevista.
Per proseguire però bisogna partire dal fondo, cioè dall’imbussolamento dei barberi nelle celebre fiasca. Come specificato dal punto 3 dell’art. 85 i deputatini devono imbossolare tutti i dieci barberi e ciò in virtù del rapporto previsto dal precedente punto 1.b: la cubatura della vasca deve essere sei volte superiore a quella complessiva dei dieci barberi. E’ evidente che questo rapporto salta se vengono a mancare due barberi, così come è altrettanto evidente che nel 1950 non si pensò a creare vasche con cubature precise se i barberi fossero stati nove o otto e, perciò, neppure a creare altrettante fiasche con la doppia camicia
Fu Roberto Martinelli, deputatino sotto Mazzoni, a precisare le disposizioni normative per l’inserimento di tutti i dieci barberi nella vasca, anche chi, nel caso la Lupa, era stata esclusa dalla corsa (settembre 1986).
Sabato è avvenuto l’imbussolamento di tutti i dieci barberi; poi, al momento della trascrizione nelle tre buste, è avvenuta la cancellazione della posizione di Civetta e Istrice.
Premesso ciò, vediamo cosa è successo sabato in occasione dell’unica mossa annullata, poiché gli altri abbassamenti dei canapi non devono essere considerati “mosse” in quanto la rincorsa non era entrata, condizione essenziale per parlare di “mossa”.
L’articolo 65, che stabilisce i poteri del Mossiere per le prove e traslato per il Palio con l’articolo 87, è chiarissimo per quanto riguarda lo scoppio del mortaretto e le relative disposizioni.
Sabato nella mossa annullata si è verificato quanto previsto dal Regolamento. Bircolotti ha annullato la mossa perché ha “avuto intenzione di dare la mossa, ma questa sia risultata, a suo giudizio, non valida”. Infatti Bircolotti non ha “fermato” l’ingresso del Leocorno, con il Coghe che ha emulato Bazza nel luglio 1968 sbatacchiando sul verrocchino, per cui, in teoria, l’episodio rientra nelle disposizioni regolamentari.
Vero è che negli ultimi 25-30 anni non si è mai fatto distinzione di simile “volontà del Mossiere” ed anche le mosse con la rincorsa entrata non hanno mai fatto scattare le disposizioni regolamentari.
Sabato, però, c’è stato “qualcosa” che non è più applicazione a casi recenti ma una configurazione normativa diversa. Quel “qualcosa” è stata l’esclusione dalla corsa del Leocorno.
Bircolotti, che era già entrato nel pallone, non ha saputo come agire per il semplice fatto che non sa, non conosce. Sulla stessa linea della non-conoscenza delle disposizioni regolamentari ci sono il sor Demossi e i deputatini che avrebbero dovuto intervenire come di seguito specifichiamo (del collo è escluso da problematiche del genere, troppo profonde).
L’assenza del Leocorno ha fatto scattare l’applicazione del 65, in particolare il comma 5, punto b. Si sarebbe dovuta issare sul Verrocchio la bandiera verde, portate cavalli, fantini e Capitani all’Entrone; farli nuovamente uscire e cambiare la busta perché nessuno può arbitrariamente togliere dai canapi la Pantera ed inserirla d’autorità di rincorsa. Le norme del Regolamento non permettono questi abusi di potere o di … ignoranza.
Il Palio è stato falsato da questa considerevole mancanza di conoscenza da parte di quattro persone: il sor Demossi ed i tre deputatini, proprio ini.
A chi obietta che Bircolotti non aveva intenzione di dare la mossa, ma solo di abbassare il canapo per evitare conseguenze, è opportuno evidenziare, nuovamente, che lo stesso Bircolotti non ha mai fermato l’ingresso della rincorsa per riposizionare, con le chiacchiere, l’allineamento. Per cui l’ingresso del Coghe è da ritenersi confacente alle disposizioni prescritte dall’interpretazione della mossa, accettata fin dal 1972, dove si fa anche chiaramente riferimento all’annullamento della mossa, come si è verificato sabato. Il tempo del via è una prerogativa solo della rincorsa, non certo del mossiere.
Ripetiamo: non sarebbe accaduto nulla e si sarebbe continuato nell’ingresso tra i canapi con il Leocorno di rincorsa, se proprio questa Contrada non fosse stata esclusa. Ma nel momento in cui il Leocorno, la rincorsa, non può correre, nessuno (a parte il sor Demossi ed i tre deputatini, proprio ini) può spostare una Contrada dai canapi e farla partire di rincorsa. Solo alla sorte della seconda busta è ammessa questa facoltà .
Ricapitolando. I barberi nella vasca da inserire devono essere dieci; nel momento in cui era stata dichiarata l’impossibilità a correre del Leocorno si doveva issare la bandiera verde sul Verrocchio; poi portare i cavalli e fantini all’Entrone; farli uscire ed aprire la seconda busta.
Bastava, basterebbe e basta solo saper leggere il Regolamento nella sua intricata essenza.
4 luglio 2022