Tori Amos – Cornflake Girl
1 Agosto 2024News
1 Agosto 2024di Vanni Griccioli
Abbiamo apprezzato lo sforzo compiuto in pochi mesi dall’assessorato al turismo ma, a ben guardare, si tratta solo di un intervento reso necessario dalla definizione degli ambiti turistici omogenei che devono necessariamente avere, per funzionare, una organizzazione manageriale. In genere questa viene affidata ad agenzie specializzate: in ogni caso si limita a una debole azione promozionale (il sito, il logo, la cartina a strappo, qualche post sui social, dei dépliant). Cosa totalmente diversa da quanto sottoscritto dalla stessa lista SenaCivitas nel programma elettorale presentato ai cittadini durante la campagna elettorale, ovvero quelle azioni sul turismo che il movimento Per Siena aveva in gran parte ispirato e condiviso. Tra queste, uno strumento capace di stare sul mercato più raffinato ed efficiente di una Dmc (la “company” che pure è l’evoluzione operativa di una Dmo per eventi e proposte commerciali). Esempi sono la Fondazione Arezzo In Tour, che prevede l’adesione di enti pubblici e operatori privati, al di là dei confini dell’ambito, e Valdichiana Living, tour operator sostenuto dagli enti locali, di riferimento della Strada del vino e dei sapori della Val di Chiana senese che costruisce un’offerta e che partecipa per conto dei Comuni di riferimento alle fiere, ma con proposte commerciali (non con semplice materiale promozionale) non solo relative al territorio di riferimento. Servirebbe un salto di qualità, a Siena, dove il turismo non può essere un settore, ma solo l’altra faccia del patrimonio culturale e paesaggistico. Abbiamo molto da recuperare: a parte qualche vetusto dépliant e vecchie guide turistiche di Toti e Civai oppure qualche vecchio libro sul Palio come quello di Falassi, è evidente che non esistono da anni strumenti capaci di raccontare la complessità del nostro territorio, o di superare i retropensieri animalisti sul Palio. Allo stesso tempo, Siena ha la necessità di controllare e gestire i flussi, con un’azione complessa dove i soggetti culturali interessati compartecipino in un unico soggetto attivo, in grado quest’ultimo di fare non solo comunicazione, ma una produzione culturale che veda come obiettivo la creazione di un’offerta turistica. Chiediamo queste indispensabili azioni: ovvero la realizzazione di quel programma che ha consentito a SenaCivitas di esprimere un assessore al turismo. Pertanto, siamo ancora a chiedere: quali strumenti veramente operativi si intendono adottare, quale strategia cultural- turistica adottare che entrando nel mercato provi a condizionare i flussi turistici. Su questi punti auspichiamo un piano concreto, non dichiarazione d’intenti spot, certi di trovare una sintonia con l’assessore sui contenuti appena enunciati già inseriti nelle scelte elettorali. Non vorremmo che gli schieramenti fossero più importanti dei contenuti necessari allo sviluppo del nostro territorio.
CHIARA PARRI – Sena Civitas risponde a Griccioli sul Turismo