The Who – Won’t Get Fooled Again
15 Settembre 2024Scripta Manent
15 Settembre 2024Quando, alla fine degli anni Sessanta, si iniziò a chiudere al traffico il centro storico di Siena, fu presa una scelta impopolare ma poi rivelatasi più che adeguata alla qualità della vita e all’economia della città. Quell’atteggiamento oggi non solo non esiste, ma si va in maniera generalizzata nella direzione opposta: se la permanenza media negli alberghi è scesa ai minimi termini, l’eccesso di turismo escursionistico è un problema, la qualità della vita dei cittadini diminuisce, la risposta non è fatta da una strategia densa di coraggio e lungimiranza, ma di un piccolo espediente che non solo non risolve nulla, ma che si dimostra un fiasco frutto della presunzione di chi non ha voluto ascoltare chi vive ogni giorno dei servizi legati al turismo. Ci riferiamo alle famose navette inutile espediente utile a cosa? A trasportare turisti in batteria, a creare una catena di montaggio per rendere più rapida l’invasione della città. Assecondare, questo il problema: se incarichi l’Università di definire qual è la permanenza media di un turista-escursionista la risposta non è raccontare cosa si può fare un tre ore, bensì trovare gli elementi e le proposte per determinare una permanenza di almeno una notte (una volta appurato il problema). C’è poi, più in generale, il tema della consapevolezza del valore di una città molto particolare. Ad esempio, in questi giorni era in programma un bel convegno sulle consuete conseguenze del turismo, con validi esperti. Tuttavia, ha sorpreso la definizione di “piccoli centri storici” evidentemente legata a Siena. Certo, Siena oggettivamente non è una metropoli (è stato calcolato che il centro storico sta dentro uno svincolo autostradale di Houston), eppure è una città immensa da altri punti di vista. C’è un piano oggettivo, superficiale, che potremmo perfino definire “estetico” al centro dell’analisi. Ma, se si rimane su questo livello, le risposte finiscono per essere inadeguate. Se poi vengono date con un atteggiamento di presunzione, senza nessun supporto tecnico, di conoscenza (basterebbe un minimo bagaglio culturale) ecco che diventano ridicole. Un tempo la pubblica amministrazione, la politica (non solo a Siena) avevano una visione e agivano di conseguenza; oggi mancano capacità e coraggio, e allora il titolone sul giornale, il dibattito è relativo a “come porto i turisti nel centro storico”, non a “come agisco per cambiare la tipologia di turismo, cosa faccio per trattenere gli ospiti”. È una differenza non da poco.
(riceviamo e pubblichiamo)