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12 Ottobre 2024Apre oggi un nuovo percorso tattile e polisensoriale. Presto anche a Palazzo Vecchio
Laura Antonini
L’olio su tela Nitrito in velocità di Fortunato Depero ma anche la Natura morta del 1932 di Giorgio Morandi e alcune sculture di Marino Marini e Arturo Martini da ieri si possono toccare con mano al Museo Novecento di Firenze. L’arte del secolo scorso, qui custodita, si fa inclusiva grazie al nuovo percorso tattile e polisensoriale che da oggi (ore 16.39) prende vita nelle sale del complesso delle ex-Leopoldine in piazza Santa Maria Novella, in occasione della ventesima Giornata del Contemporaneo. Un progetto ambizioso che sviluppato dal Comune di Firenze, Museo Novecento e Mus.e in collaborazione con l’Unione Italiana ciechi e ipovedenti di Firenze e l’Università di Firenze — Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale, ha portato alla realizzazione di repliche tattili ma anche speciali contenuti testuali e uditivi utili a garantire una migliore fruizione delle opere del Museo Novecento a persone con difficoltà fisiche e cognitive.
Così alcuni dipinti grazie al lavoro del Laboratorio GeCo coordinato da Mus.e sono stati interpretati in chiave tridimensionale mentre per le sculture state elaborate repliche in grado di restituire con il solo tatto, al visitatore, la stessa emozione della materia espressa dall’opera d’arte originale. «L’idea — spiega il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti — è quella di continuare a crescere come museo eliminando le barriere architettoniche in modo che l’arte possa essere goduta da tutti nelle diverse forme anche per questo abbiamo voluto dedicare a queste opere la sala adiacente alla sala affrescata». Il percorso si inserisce poi nel più ampio progetto reso possibile, grazie all’amministrazione del comune di Firenze che ha presentato le proposte al bando del Mic ed ha portato anche a lavori strutturali come quello per l’ascensore per i disabili e uno speciale percorso tattile a terra che guida il visitatore alla sala tattile. Un progetto che vedrà prossimamente un’estensione a Palazzo Vecchio. «Quello del Museo Novecento – ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini – è un tassello fondamentale nella fruizione di questi due musei su cui come istituzioni stiamo investendo molto affinché siano superate le barriere architettoniche. Mi piace anche pensare che la modalità allargata da oggi offerta grazie ad una sinergia collaudata, sia un’esperienza utile anche per le persone che non hanno bisogno di supporti. Un modo per allargare la loro comprensione dell’arte e calarsi in una dimensione altra».
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