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30 Ottobre 2024Il policlinico al top nelle 8 aree prese in esame da Agenas. Bene Le Scotte e Cisanello
Giulio Gori
L’ospedale di Careggi è il migliore d’Italia. A dirlo è un rapporto ufficiale di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che con il «Programma Nazionale Esiti 2024» ha sancito che l’ospedale universitario fiorentino è stato valutato «con qualità alta o molto alta in tutti e 8 gli ambiti presenti nella struttura e per tutti gli indicatori calcolati». Nessun altra realtà clinica italiana raggiunge risultati positivi in così tante discipline.
Nello specifico Careggi raggiunge «qualità molto alta» in quattro ambiti: cardiocircolatorio, respiratorio, gravidanza e parto e nella chirurgia generale. E qualità «alta» in altrettanti: nefrologia, nervoso, osteomuscolare e nella chirurgia oncologica. Tra le realtà universitarie, bene anche le Scotte di Siena, che totalizza sei risultati positivi, un’eccellenza (chirurgia generale) e un risultato «basso» (respiratorio), mentre Pisa ha prestazioni meno uniformi, con tre eccellenze (nervoso, gravidanza e parto e chirurgia generale), due ulteriori giudizi di alto livello ma anche tre di valore «medio».
Tra i grandi ospedali territoriali delle Asl, il Santo Stefano di Prato e l’ospedale di Arezzo raggiungono standard quasi sempre positivi, mentre l’Apuane di Massa mostra più di una debolezza. Spicca il caso di Santa Maria Nuova, che ha prestazioni mediamente eccellenti (con ben 4 giudizi di qualità molto alta), ma si becca un «molto basso» in pagella per la chirurgia oncologica. Stesso brutto voto per il San Giuseppe di Empoli quanto a settore osteomuscolare, che invece migliora nell’area cardiovascolare. Tra le specialità di cui la Toscana si può far vanto, ecco che l’ospedale del Cuore di Massa viene citato come secondo miglior ospedale d’Italia per la tempestività dell’intervento di angioplastica nei pazienti con infarto, mentre il Versilia è nella top 14 per la rapidità dell’operazione di riduzione della frattura del femore, mentre il Cisanello di Pisa è tra le dieci strutture migliori del Paese per la chirurgia oncologica sul pancreas.
Il governatore Eugenio Giani esulta per il rapporto di Agenas: «In Toscana vogliamo una sanità pubblica e d’eccellenza, è la nostra priorità e l’ospedale di Careggi ne è un esempio: una sanità all’avanguardia per tecnologia ed apparecchiature ma dove si investe anche sulle persone e sui professionisti che vi lavorano. Una sanità pubblica e universalistica, che va difesa e potenziata, investendovi ancora più risorse».
A fargli eco è l’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini: «Questo è un risultato di straordinario valore soprattutto perché si colloca in una fase difficile per i sistemi sanitari pubblici. Careggi è un ospedale che ha dimostrato di avere una propensione al cambiamento e all’innovazione, ma anche un’attenzione minuziosa agli aspetti organizzativi e alla promozione dello spirito di squadra. Il risultato di Careggi, unito alle performance positive, in alcuni casi eccellenti, di altre strutture della nostra regione confermano come la Toscana sia ancora in prima linea per la tutela del diritto alla salute, nonostante le difficoltà dettate dal sotto finanziamento nazionale».
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