Grazie agli utili più alti di sempre da Intesa Sanpaolo, Fondazione CrFirenze nel 2025 erogherà sul territorio la cifra più alta della sua storia, ben 47,5 milioni di euro, 10 in più rispetto alla previsioni iniziali, 7,5 milioni in più rispetto all’anno precedente. Una iniezione di fondi che per la prima volta nella storia vede le erogazioni per il sociale eguagliare quelle per la cultura e l’arte: 12,5 milioni per ciascun settore. Altri 5 milioni serviranno per progetti strategici che verranno decisi nei prossimi mesi, mentre tra poche settimana sarà annunciato il quartiere, le strade e la piazza su cui agirà il progetto «strade di Comunità» che vuole affrontare la rigenerazione urbana e sociale di un rione, contrastando le povertà e migliorandone quindi anche la sicurezza per «ridarlo ai fiorentini», come ha detto il presidente dell’ente, Bernabò Bocca che dodici mesi fa annunciò l’idea dell’intervento su un quartiere di Firenze.

La maxi erogazione e i nuovi progetti sono stati annunciati ieri nella sala Mehta del Teatro del Maggio — con tutti i 1.200 posti a sedere occupati dai soggetti coinvolti nelle erogazioni della fondazione, giovani in primis — durante la presentazione del documento di previsione annuale per il 2025. «L’avanzo di bilancio nel 2024 sarà di 85 milioni e le risorse da noi erogate coprono in media il 30% dei costi progettuali complessivi che hanno un valore di circa 140 milioni di euro, con una ricaduta diretta per tutto l’anno sul lavoro di 2 mila persone», ha sottolineato il direttore di Fondazione CrFirenze, Gabriele Gori, che si è commosso ricordando che sono dieci anni che ricopre la carica e alla fine dell’evento tutto lo staff dell’ente è salito sul palco, accolto da un lungo applauso. «La scelta di aumentare il nostro impegno a favore e al fianco del territorio ha un preciso obiettivo, quello di generare valore a beneficio della nostra comunità — ha detto Bocca — Intendiamo attuare una filantropia dinamica che deve essere sempre più mirata a una progettualità ben profilata sui soggetti da aiutare. Per questo miriamo a conoscere con maggiore precisione i risultati dei nostri interventi. Come ho già detto non vogliamo essere un bancomat, non voglio più sentire la frase “tanto ci pensa la fondazione…”, ma vogliamo essere partner in progetti per tutta la comunità. Ascoltiamo tutti, i bisogni dei territori, e poi decidiamo, in totale autonomia e indipendenza».

Nel 2025 verranno lanciati 24 bandi tematici per circa 120 iniziative rivolti alle realtà del territorio per progetti su quattro linee di azione (le persone, la cultura, innovazione e ricerca, sviluppo del territorio) e tra i nuovi progetti anche «Problema Carcere» che prevede una serie di azioni volte a favorire l’accesso ai diritti e alle tutele sociali da parte dei detenuti riducendo la carenza di servizi. Bocca ha ribadito la vicinanza alla Diocesi, l’impegno per i fragili e contro le fragilità, gli investimenti sui giovani e la formazione, la preoccupazione «per i crescenti episodi di microcriminalità che assaltano la nostra città per la microcriminalità, poco è cambiato rispetto ad un anno fa», e sul progetto per rendere un quartiere ai fiorentini ha aggiunto: «Vi confermo, come promesso un anno fa, che siamo al lavoro per elaborare un progetto articolato e integrato, che abbia un impatto significativo su un quartiere della nostra città e abbiamo stanziato già 5 milioni. I tempi si sono un po’ allungati per le necessarie sinergie con le istituzioni, ma dialoghiamo costantemente con il Comune e presto vi diremo quale sarà il luogo del progetto». Tra i progetti strategici dell’ente di via Bufalini, quelli sull’abitare: sul social housing con il contribuito per la realizzazione di 423 nuovi alloggi, sia sugli studentati con 5 milioni per la ristrutturazione di Monna Tessa che avrà 500 posti letto per studenti».

https://corrierefiorentino.corriere.it/