Il Cda di ieri di Banco Bpm, durato otto ore, era già previsto prima della mossa di Orcel ma si è comunque espresso “in via preliminare” sull’offerta di Unicredit. I consiglieri all’unanimità hanno rilevato che “le condizioni risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia”. L’offerta di scambio di azioni “carta su carta”, alle condizioni attuali, non è ritenuta vantaggiosa per gli azionisti del Banco e non riflette “in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore”. Banco Bpm intende tirare dritto sulle operazioni straordinarie annunciate e sugli obiettivi del suo piano 2023-26. In sostanza, una porta in faccia a Orcel.
Ma la maggioranza di governo si è sfaldata. Il capo della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha di nuovo attaccato Unicredit: “È una banca straniera, questo dice la composizione azionaria. Non ce l’ho con nessuno, basta che non si metta in discussione il terzo polo bancario che sta nascendo”. L’altro vicepremier, Antonio Tajani di Forza Italia, ha invece detto che “per quanto riguarda Unicredit, io sono per il libero mercato, non tocca a me intervenire politicamente su questa vicenda. La politica non deve immischiarsi in queste vicende. L’ho detto anche per quanto riguarda la Germania: se una banca italiana acquista le quote di una tedesca fa parte delle regole del mercato europeo. Certo, ci sono questioni di sicurezza nazionale ma siamo Paesi Ue, il libero mercato deve essere sempre difeso e tutelato. Bisognerà verificare se tutto ciò che viene fatto rispetta le regole e questo tocca alla Bce”. Posizione condivisa anche da Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati. A favore dell’operazione (“Buona”, anzi “ottima”) si è invece schierato Flavio Tosi, eurodeputato di Fi e sindaco di Verona dal 2007 al 2017 con la Lega.
La neutralità è propugnata anche da Giuseppe Conte: per il presidente del M5S “il dossier andrebbe studiato a fondo. Le valutazioni non vanno fatte secondo un interesse partitico. Mi auguro che Palazzo Chigi e il Mef facciano una valutazione finalmente in direzione della tutela dell’interesse nazionale”. Posizione che raccoglie anche i consensi del deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.
In Borsa continuano invece le mosse di assestamento: Banco Bpm ieri ha chiuso in calo dell’1,1%, come Unicredit (-1,1%), mentre Mps ha segnato un rialzo dello 0,6%.