Piancastagnaio. LUDUS La Maschera e la Vertigine
28 Novembre 2024di Pierluigi Piccini
Il panorama bancario italiano ed europeo sta attraversando una serie di operazioni straordinarie che potrebbero ridefinire la struttura del settore finanziario. Ecco un riassunto delle principali mosse e degli scenari in corso.
Le Operazioni Recenti.
Banca MPS e la vendita della partecipazione statale: Il 12 novembre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha venduto un ulteriore 15% di Banca MPS, distribuito tra Anima Sgr (3%), Gruppo Caltagirone (3,5%), Delfin (3,5%) e Banco BPM (5%). Questo ha portato Banco BPM a presentare un’OPA su Anima Sgr, incrementando la sua partecipazione in MPS al 9%, pur dichiarando di non voler superare la soglia del 10%. Nonostante i guadagni in borsa, lo Stato italiano ha registrato una perdita di 3,05 miliardi di euro nella vendita della quota di MPS.
Unicredit e Banco BPM: Il 26 novembre, Unicredit ha lanciato una proposta di scambio azionario (OPS) su Banco BPM per un valore di circa 10 miliardi di euro, con l’intenzione di creare la terza banca in Europa. Questo consolidamento, che comporterebbe uno scambio di 40 azioni di Banco BPM per 7 di Unicredit, ha l’obiettivo di rafforzare la posizione di Unicredit in Italia. Unicredit ha visto un aumento delle sue azioni del 42% negli ultimi 12 mesi, arrivando a una capitalizzazione di 58,6 miliardi di euro.
Commerzbank: Nonostante le obiezioni politiche, in particolare dal governo tedesco, Unicredit continua a perseguire l’acquisizione della tedesca Commerzbank, con l’intenzione di espandersi ulteriormente a livello europeo.
La Ristrutturazione e le Posizioni di Unicredit, Banco BPM e MPS: Unicredit ha visto una forte crescita sotto la guida di Andrea Orcel, con una capitalizzazione aumentata da circa 12,5 a quasi 60 miliardi di euro in meno di quattro anni. Orcel ha fatto scelte strategiche per concentrarsi sulle aree a maggiore rendimento e ha dichiarato che, con i capitali in eccesso, avrebbe acquisito un’altra banca. L’OPS su Banco BPM è parte di questa strategia.
Banco BPM ha puntato sulla crescita interna, con l’obiettivo di diventare un attore principale nel risparmio gestito. Ha acquisito una partecipazione significativa in Anima Sgr e mira a rafforzare il suo ruolo nel settore bancario italiano.
Banca MPS, sotto la guida di Luigi Lovaglio, ha beneficiato di una forte ristrutturazione, riducendo i costi e risolvendo contenziosi legali. La performance del titolo è migliorata significativamente, ma lo Stato italiano ha comunque subito delle perdite nella vendita della partecipazione. MPS, pur essendo un istituto di rilievo a livello locale, sembra destinata a rimanere in una posizione di stabilità con un supporto statale e da parte di imprenditori italiani.
Obiettivi e Conflitti.
Unicredit, secondo Orcel, punta a consolidare il sistema bancario italiano. La sua strategia include acquisizioni mirate, come quella di Banco BPM, per rafforzare la propria posizione in Italia. Questo consolidamento potrebbe renderla uno dei principali attori a livello globale, con una capitalizzazione vicina ai 90 miliardi di euro (con Commerzbank).
Giuseppe Castagna, CEO di Banco BPM, sta cercando di difendere la propria posizione, temendo che una fusione con Unicredit possa mettere in discussione il suo ruolo. Inoltre, ci sono pressioni politiche, in particolare da parte della Lega, che favorisce la creazione di un terzo polo bancario con Banca MPS come attore chiave. Tuttavia, le difficoltà politiche e le obiezioni interne potrebbero rallentare questa operazione.
Banca MPS potrebbe essere destinata a proseguire con il proprio progetto di rafforzamento finanziario, sostenuta da una base di investitori italiani. Questo progetto la vede come una banca “territoriale”, ben radicata nel contesto locale, ma non priva di difficoltà nel medio-lungo periodo.
Scenario Futuro.
La fusione di Unicredit con Banco BPM potrebbe segnare la nascita di un colosso bancario che influenzerebbe pesantemente l’economia italiana ed europea. Tuttavia, la resistenza politica e le possibili interferenze potrebbero rendere lunga e complessa l’operazione. Per MPS, la strada sembra orientata verso una stabilizzazione con un maggiore controllo da parte di investitori nazionali, pur con l’ombra delle scelte politiche che potrebbero influenzare l’orientamento futuro della banca.