La strada giusta indicata da Fabio: “Non rompere il tavolo”
9 Dicembre 2024Ludus, arte in gioco, da oggi a Piancastagnaio (Siena)
9 Dicembre 2024Piancastagnaio. Era figlio della proprietaria Sara Levi
di Stefano Bisi
C’è un po’ di Giuseppe Mazzini nella storia della miniera del Siele sull’Amiata, un luogo carico di storia, di memoria, di vite che si sono consumate nel lavoro. Lo ricorda l’assessore di Piancastagnaio ed ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini in un articolo su amiatanews.it che sottolinea una storia che merita particolare attenzione e riguarda la proprietà della miniera e i vari passaggi avvenuti in 130 anni di storia. Emerge la figura di Sara Levi Nathan, protagonista del Risorgimento, amica di Giuseppe Mazzini, vedova di un banchiere. Entrò nella proprietà del Siele nel 1867, contribuendo al decollo produttivo della miniera ma il suo impegno fu soprattutto legato alle battaglie per l’emancipazione femminile e la diffusione del pensiero mazziniano. Anche suo figlio, Ernesto Nathan, sindaco di Roma dal 1907 al 1913 e gran maestro del Grande Oriente d’Italia, lasciò un’impronta indelebile nella storia italiana. “Innovatore e laico governò con una visione sociale moderna, combattendo la speculazione edilizia e promuovendo il primo embrione di stato sociale” ricorda Piccini e va rammentato anche che fu proprio Nathan l’autore della famosa battuta “non c’è più trippa per gatti”. Quando diventò sindaco di Roma il bilancio era dissestato e tra le voci in uscita c’e ra anche la spesa per il cibo da dare ai gatti. Si occupò anche della miniera del Siele e l’invito dell’assessore pianese è di approfondire e raccontare le vicende legate a questo luogo che è un pezzo di storia locale ma anche nazionale.